Anche la popolare App per la ricarica delle auto elettriche hackerata: furto dei soldi dalla carta di credito con insulto finale

Periodo nefasto per molti produttori, fertile per gli hacker. Si moltiplicano i fatti di cronaca riguardi furti, attacchi criminali, e quant’altro. E’ il turno di CarGe subire un pesantissimo furto dalla carta di credito, con tanto di insulto finale. Per la serie, oltre il danno anche la beffa.

Gli attacchi hacker si moltiplicano in maniera esponenziale nel 2021 (Adobe Stock)
Gli attacchi hacker si moltiplicano in maniera esponenziale nel 2021 (Adobe Stock)

Lo scorso 21 agosto gli utenti di CarGe si sono ritrovati una serie di transazioni con addebiti sulle rispettive: molte di notevoli importi, tutte sospette. Non ci vuole molto per capire che la celebre applicazione per ricaricare le auto elettriche è stata hackerata: successivamente a quei pagamenti equivoci, è arrivata a tutti gli utenti interessati il seguente messaggio Get beamed nigger FreeMoney Fuck you nigger bitch LMFAO dirty monkey ape i’m stealing your money”, vergognosi insulti razziali di ogni tipo. CarGe ha risposto immeritamente ai clienti che hanno contattato l’assistenza dell’APP per avere informazioni: “stiamo affrontando il problema ed assicuriamo lo storno ed il rimborso totale da parte di Stripe”, ossia la piattaforma di pagamento su cui si appoggia CarGe.

CarGe, un attacco informatico: prese le cosiddette API KEYS?

CarGe, un'altra illustre vittima di un attacco infermatico (Adobe Stock)
CarGe, un’altra illustre vittima di un attacco infermatico (Adobe Stock)

“Non ho la presunzione di sapere cosa sia successo, ma credo che CarGe utilizza Stripe come provider, quindi non memorizza nei suoi server i dati delle carte di credito”. Così Gioacchino Poletto, sviluppatore di sistemi web che giornalmente lavora con diversi provider di pagamento quali Mollie, PayPal, 2Checkout e soprattutto Stripe. “CarGe ha subito un attacco informatico attraverso il quale gli hacker sono riusciti o ad entrare nel loro sistema o ad avere le cosiddette API KEY per processare i pagamenti da remoto – spiega, sulle colonne di news auto.it – penso che la prima ipotesi sia la più plausibile perché da Stripe si possono indicare gli indirizzi IP dei server dai quali partono le richieste di pagamento, dunque, pur avendo avuto le API KEY Stripe avrebbe cassato le richieste perché non provenienti da un server conosciuto”.

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CarGe è una e-Mobility Service Provider (una startup greca) che permette attraverso un’unica applicazione di gestire il rifornimento di energia in oltre 100 mila punti di ricarica in Europa, unificando migliaia di stazioni di ricarica in tutta Europa e offrendo un accesso senza interruzioni ai conducenti di veicoli elettrici. Una volta cresto l’account e registrato, potrai iniziare a ricaricare ovunque senza utilizzare tag RFID, senza versare soldi in anticipo.

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Il navigatore Carge, inoltre, cercherà di risparmiare energia e proteggere la durata della batteria scegliendo sempre il percorso più veloce e sicuro. Con CarGe si può prenotare un punto di ricarica in modo proattivo, senza aspettare mai più in fila. Questa funzione è altamente consigliata per i viaggi più lunghi. Con una mail automatica a tutti i clienti, alla fine Lefteris Karabatsakis, CEO e co-fondatore di CarGe ha annunciato che tutti i pagamenti sono stati rimborsati grazie al supporto di Stripe e sarà rilasciata una seconda mail con la spiegazione del perché questo sia accaduto. Tant’è. L’ennesimo attacco hacker andato a buon fine.

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