Anche i Social entrano nel mondo degli NFT: una mossa che promette affari ma allontana dal Web3

Gli NFT iniziano a farsi spazio entrando anche nel mondo dei social network. Prima Twitter, ora anche Facebook (Meta). Ecco le possibili conseguenze.

Piattaforme social
Social network Photo by Adem AY on Unsplash
, 22/01/2022 – ComputerMagazine.it

Le piattaforme social, nate per unire o riunire contatti, vecchie amicizie, conoscenze, ora diventano sempre più nuclei commerciali. Dall’integrazione dei vari market place, ai gruppi di compravendita (almeno per quanto riguarda Facebook), non sembra insolito l’inserimento degli NFT.

I Non-Fungible Tokens (NFT), come molti già sanno, sono certificati di proprietà su opere digitali che mantengono la propria unicità solo se il venditore vende tale opera una sola volta. Tale meccanismo può portare un notevole guadagno. Bisogna, però, ricordare che un’opera digitale, diversamente da quella materiale, accresce la propria stima solo se resta un “pezzo unico”.

Sono davvero tante le persone entrate a far parte del mondo degli NFT, date le grandi possibilità di guadagno. Non a caso, anche Melania Trump ha intrapreso questo business, addirittura, commercializzando il proprio sorriso. Con il nome “Melania’s Vision”, il NFT è stato offerto a dicembre per 150 dollari a scopo di beneficenza. Ciò dimostra quanto sia fondamentale l’unicità dell’opera d’arte.

Fino ad oggi, il mercato degli NFT è stato dominato da soggetti come OpenSea che ha incassato una commissione del 2,5% su ogni vendita, arrivando ad un valore di circa 13 miliardi di dollari: una cifra pazzesca!

Chiaramente, questi numeri hanno portato i colossi digitali ad interessarsi al fenomeno, così da considerare l’idea di un investimento.

I social network nel mondo degli NFT

Non-Fungible Tokens
NFT, 22/01/2022 – ComputerMagazine.it

Nelle ultime ore, Twitter ha integrato la possibilità (per gli iscritti al programma premium Twitter Blue) di inserire un NFT come immagine del profilo. Questi Non-Fungible Tokens saranno riconoscibili per la particolare forma ottagonale, diversa dalla solita circolare.

In questo contesto si inserisce un nuovo modo di concepire il mondo digitale: si chiama Web3, ovvero, la terza incarnazione della rete. Il concetto di Web3 ha iniziato a svilupparsi in seguito all’integrazione delle monete virtuali nel mondo online. Il Web3 sfrutta la blockchain per sottrarre potere ai colossi della Silicon Valley, creando un nuovo ecosistema economico.

L’obiettivo della terza generazione del Web è quello di decentralizzare la Rete e creare un’economia digitale diffusa, basata non più sulla pubblicità o sugli abbonamenti, bensì sulla partecipazione.

Le piattaforme Web3 sono “network costruiti su Internet che usano meccanismi di consenso come la blockchain e permettono di impiegare le criptovalute per incentivare la collaborazione di tutti i membri del network”.

Il problema è che, probabilmente, l’avvento degli NFT sui social network potrebbe in qualche modo arrestare l’insediamento del Web3. C’è una sorta di conflitto tra le sue tipologie di piattaforme.

Si tratta semplicemente di ipotesi, al momento. Quando gli NFT saranno effettivi su tutti i social network, sarà possibile monitorare la situazione e comprendere la relazione intrecciata con il Web3.

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