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Google Chrome guadagna la nuova estensione di Archive.Com: una nuova skill utilissima

Il servizio “Wayback Machine” del portale archive.org, che rende disponibili oltre 663 miliardi di backup di pagine web consentendo ai navigatori di visualizzare la loro evoluzione durante il corso degli anni, diventa estensione per il browser Chrome di Google.

Wayback Machine ora disponibile anche come estensione di Chrome – ComputerMagazine.it

L’esperienza di navigazione quotidiana degli utenti del browser Chrome di Google può essere arricchita da un tocco di storia attivando una nuova estensione: si tratta della “Wayback Machine”, componente per l’esplorazione di archivi contenenti oltre 663 miliardi di pagine web, fino ad ora resa disponibile sul portale online archive.org.

Essendo ora possibile integrare l’estensione, gli utenti non dovranno più necessariamente visitare il portale per scoprire lo stato in cui si trovava il loro sito più frequentato diversi mesi o anni fa, e che magari ora non è nemmeno più raggiungibile online, ma basterà loro integrarlo tra le estensioni del browser, aggiungendolo direttamente dal Chrome Web Store di Google.

Funzionalità di base e funzionalità avanzate di Wayback Machine

Tra le funzioni avanzate di Wayback Machine, anche la rilevazione degli errori 404 del passato – ComputerMagazine.it

L’estensione consente di avvalersi di funzionalità di base e di funzionalità avanzate per la ricerca dei dati storici del web: le funzionalità di base sono disponibili a tutti gli utenti in chiaro – e sono la maggior parte – mentre quelle avanzate richiedono di registrarsi al servizio.

Tra le avanzate di maggior rilievo, Wayback Machine offre la possibilità di creare un’archiviazione facilitata dei siti web, di condividere pagine con altri utenti, di annotare appunti per ricerche di studio, statistica e di analisi e di rilevare gli errori che hanno condotto alle pagine di tipo “Not Found 404”. 

L’archivio digitale della Wayback Machine, che opera con l’intento di contrastare il rischio di dispersione e di oblio di dati digitali trasmessi attraverso il world wide web, è stato lanciato nel 2001 dall’organizzazione no profit di San Francisco “Internet Archive”. 

I suoi fondatori Brewster Kahle e Bruce Gilliat hanno avviato l’archiviazione delle pagine nel 1996, conservando le informazioni inizialmente su nastro digitale. Giunti poi al quinto anniversario di attività, nel 2001, durante una cerimonia ufficiale presso l’Università di Berkeley in California, Kahle e Gilliat hanno presentato e lanciato il servizio che, all’epoca, contava oltre 10 miliardi di pagine disponibili.

Per scoprire di più sull’estensione e per attivarla sul proprio browser, clicca su questo link.

Gian Lorenzo Lagna

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