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Instagram aspetta il ban: tempi duri per i creators russi

Sta per arrivare il blocco totale di Instagram in Russia. La decisione che è stata presa non solo sembra che sia irreversibile, ma non potrà nemmeno essere cambiata – per il momento – in futuro. Ma a cosa è dovuta questa scelta, e quali sono le ragioni che hanno spinto il governo a giungere ad una conclusione del genere?

Purtroppo per Instagram, il governo russo ha deciso di colpire profondamente la piattaforma negando il suo utilizzo – Computermagazine.it

Dal 14 marzo, Instagram non potrà più essere utilizzato dagli utenti russi. La decisione è stata presa interamente dallo stesso governo russo, il quale ha voluto adottare una dura posizione politica e che sembra non abbia portato nulla di positivo. Attenzione: non si tratta né di una ipotesi e tanto meno di voci infondate, anche perché è inevitabile che succeda.

Non a caso la conferma arriva dall’Agenzia Statale della Russia, la quale si occupa del controllo e dei media e della censura. Se ciò non basta, sappiate che persino Adam Mosseri ha confermato quello che sarà un blocco totale del social network nella nazione di Vladimir Putin. Al di là di quello che si potrebbe pensare, la Russia ha esposto delle argomentazioni per sostenere i motivi del blocco di Instagram.

Le ragioni del ban

Solamente in Russia sarà bloccata – Computermagazine.it

La faccenda è molto semplice, seppur difficile da accettare. Per via della guerra che sta avvenendo in questo periodo, Meta ha acconsentito ad aiutare l’Ucraina e anche a sostenere ogni movimento contro la Russia. Per tale ragione, il governo ha deciso di rispondere in un modo molto più duro e che potesse essere definitivo per tutti.

Andy Stone, cioè il direttore delle comunicazioni di Facebook, ha confermato la scelta mettendo in evidenza che: A causa dell’invasione russa dell’Ucraina, siamo tolleranti verso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole sui discorsi violenti come ‘morte agli invasori russi. Continuiamo a non consentire appelli credibili alla violenza contro i civili russi“.

L’unica piattaforma di Meta che sembra non potrà essere toccata è proprio Whatsapp. Difatti non è considerabile come un social per la divulgazione di notizie, bensì è un sistema di messaggistica privata disponibile a tutti e che consente soltanto lo scambio di comunicazione individuale e di gruppo tra contatti. Perciò, i cittadini russi, potranno dormire sogni tranquilli; è impossibile che il paese decida di negare persino l’utilizzo dell’applicazione verde, seppur sia Facebook che Instagram non avranno più modo di funzionare.

Sebastiano Spinelli

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