Ora l’Europa ha un nuovo obiettivo, studiare le grotte lunari entro il 2033

Le grotte lunari sono un tipo di obiettivo a cui l’Europa sta puntando di recente, e sembra che siano nel suo mirino già da diverso tempo. Tuttavia, quanto tempo ci vorrà prima che riescano a finire gli studi?

Ora l'Europa ha un nuovo obiettivo, studiare le grotte lunari entro il 2033
Nonostante sia impegnativo, almeno siamo al corrente di una data certa – Computermagazine.it

L’ESA ha dichiarato di voler studiare la superficie della Luna e tutte le sue aree segrete, soprattutto quelle inesplorate dagli astronauti. È una operazione che non solo pare richieda molto tempo, ma sembra che ci vorrà persino una manodopera mai vista prima. Infatti, l’agenzia spaziale sostiene che sia necessario impiegare un nuovo tipo di rover attualmente in sviluppo.

Ciò vale a dire che molto presto avremo modo di assistere al lancio di un dispositivo di ultima generazione, probabilmente una macchina che non era mai stata creata in questa maniera. Sull’argomento relativo all’esplorazione si esprime Francesco Sauro, il consulente dell’ESA, che ci fa sapere sulla questione questo: “Un’occhiata all’interno di una grotta lunare sarebbe una vera esplorazione, potrebbe rivelarci degli elementi scientifici inaspettati“.

Gli anni da impiegare per la ricerca

Ora l'Europa ha un nuovo obiettivo, studiare le grotte lunari entro il 2033
La possibilità di esplorare da cima a fondo la Luna c’è sempre stata. Purtroppo, non è così facile sostare in quel luogo per molto tempo – Computermagazine.it

Per poter investigare sulle grotte lunari, l’azienda spaziale ha istituito un gruppo di lavoro di scienziati e ingegneri allo scopo sia di creare che di mettere a disposizione quelli che saranno i mezzi migliori mai impiegati fino ad ora. I progetti vincitori, al momento, sono la gru Robocrane e l’esploratore Daedalus.

Il primo dispositivo calerebbe il secondo all’interno di un cunicolo, così da mapparlo e ricercare tutto ciò che serve da cima a fondo. Nonostante l’idea sia stata giudicata realizzabile dagli esperti interpellati dall’ESA, ci sono alcune difficoltà non differenti e che potrebbero mettere alla prova tecnologie costruite appositamente per questa nuova occasione scientifica.

Francesco Sauro, infatti, dichiara al riguardo ciò: “Una missione di questo tipo richiede lo sviluppo di tecnologie innovative. L’industria spaziale dovrebbe prodursi in soluzioni inedite rispetto a quelle previste per le precedenti missioni sulla Luna: questo genere di progresso tecnologico rappresenterebbe un importante passo avanti per le esplorazioni lunari ma anche per quelle che interessano Marte“.

Probabilmente potremo vedere dei progressi veri e propri soltanto tra un decennio, anni in cui verrà lanciato il razzo Ariane 6 che, tramite un EL3, permetterà alla gru e al rover di raggiungere la superficie della Luna per avviare l’esplorazione entro due settimane terrestri o un solo giorno lunare. In ogni caso, si tratterebbe di una vincita per l’umanità.

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