Dopo il razzo cinese anche SpaceX cade in pezzi: detriti in Australia ma senza alcun ferito o danno (fin ora)

Secondo le informazioni diffuse dall’astronomo australiano Brad Tucker attraverso la ABC News, il 9 Luglio scorso alcuni detriti spaziali appartenenti al razzo Falcon 9 di una missione di SpaceX avviata nel 2020 avrebbero impattato il suolo australiano, nella zona meridionale del Continente, e non avrebbero riportato danni a cose né a persone.

Crew-1 Falcon 9 Detriti SpaceX ComputerMagazine.it 2 Agosto 2022
La missione Crew-1 a bordo del Falcon 9 di SpaceX venne lanciata in orbita nel Novembre 2020 – ComputerMagazine.it

La missione intrapresa nel Novembre 2020 era la Crew-1 e, per essa, la SpaceX aveva lanciato in orbita il razzo spaziale Falcon 9. Poche settimane fa, al rientro del razzo, è stato riportato che alcune parti del vettore siano esplosi e che i suoi detriti abbiano impattato il suolo australiano, nell’area meridionale del Continente, senza riportare danni né feriti.

Come testimoniato dall’astronomo australiano Brad Tucker alla ABC News, il 9 Luglio scorso sarebbe avvenuta una fragorosa esplosione nel cielo sovrastante l’area del Nuovo Galles del Sud, nella zona dei Monti Nevosi, tra le cittadine di Albury e Canberra, avvertita anche da numerosi cittadini, alla quale sarebbe poi seguito l’impatto a terra dei detriti spaziali.

Il luogo d’impatto dei detriti risulterebbe un’area rurale destinata al pascolo di pecore e, a quanto riportato, non dovrebbero essere state danneggiate cose né feriti animali o persone. 

L’ipotesi della causa dell’esplosione e dell’impatto dei detriti

Falcon 9 Detriti SpaceX ComputerMagazine.it 2 Agosto 2022
Alcuni cittadini australiani fotografati con quello che potrebbe essere un detrito del trunk del Falcon 9 di SpaceX – ComputerMagazine.it

L’esplosione dovrebbe aver interessato la componente definita “trunk” del razzo spaziale di SpaceX: era alloggiata al di sotto della capsula del Falcon 9, chiamata “Crew Dragon”, nella parte superiore del razzo ed ha la caratteristica di non poter essere riutilizzata per missioni successive.

Così, prima del rientro della capsula avvenuto nel Maggio 2021, dove SpaceX aveva alloggiato il suo primo equipaggio dopo l’esperienza di Demo-2, il trunk venne sganciato con la previsione di un rientro sul Pianeta Terra in massimo pochi anni dallo sgancio. E’ importante considerare che il rientro previsto della componente è definito “non controllato”.

E infatti, se il tutto verrà confermato ufficialmente, ecco poi il verificarsi dell’impatto in un’area fortunatamente a bassa densità di popolazione, ma comunque abitata. Non sarebbe il primo caso di questo tipo per SpaceX, che già nell’Aprile del 2021 si trovò a fare i conti con l’impatto al suolo nello stato di Washington negli USA di alcuni detriti del secondo stadio di un Falcon 9 rientrato in atmosfera.

I cittadini coinvolti potranno richiedere un risarcimento per i danni subiti ed è inoltre bene essere al corrente che queste componenti potrebbero essere composte da parti anche altamente tossiche, ad esempio l’idrazina, per cui è preferibile evitare il contatto diretto. Mentre, per avere razzi spaziali riutilizzabili in ogni loro parte, senza quindi il rischio di scarti impattanti sulla superficie del nostro Pianeta, dovremo attendere ancora almeno 10 anni circa.

 

 

? FONTE: www.hwupgrade.it

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