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Lufthansa si scaglia contro gli AirTag in valigia: “vietati per ragioni di sicurezza”, ecco i perchè della scelta

Semplice: per adeguarsi al regolamento dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) e farlo rispettare, come richiesto a tutte le Compagnie Aeree. Dunque il tam-tam di rete che ha preso di mira la Lufthansa ha confuso il “bersaglio”, perché é proprio l’ICAO ad aver introdotto la norma. Scopriamo tutti i dettagli.

Gli AirTags della Apple non sono stati proibiti dalla Lufthansa, ma dal regolamento ICAO attualmente in vigore per tutte le compagnie aeree – ComputerMagazine.it

La polemica si é diffusa in rete a causa di un articolo comparso lo scorso Venerdì 7 Ottobre che accusava la compagnia aerea tedesca Lufthansa di aver messo al bando la Apple: un gadget della Apple, per la precisione, ovvero gli AirTags di rilevamento e tracciamento usati da alcuni utenti all’interno dei propri bagagli.

Gli AirTags della Mela, infatti, sono localizzatori che, quando inclusi all’interno di dispositivi o di effetti personali come valigie e borse, consentono di monitorare i loro spostamenti. Un gadget che molti viaggiatori, probabilmente anche a causa dei numerosissimi disagi con cui si sono trovati costretti a fare i conti nell’ultimo anno circa, a causa – soprattutto – dello smarrimento dei bagagli, hanno cominciato ad utilizzare in massa.

E nel fine settimana l’articolo è stato diffuso in rete, risultando un attacco diretto alla Lufthansa, considerata la responsabile di una decisione presa in autonomia perché, stando all’impressione che alcuni passeggeri si erano formata, “non vogliono farci sapere dove sono i nostri bagagli”. 

La smentita della Lufthansa ed il chiarimento sulla normativa in vigore

Le critiche sulla rete si sono diffuse nel weekend a seguito di un articolo che additava la Lufthansa come responsabile – ComputerMagazine.it

Il tam tam di rete si é diffuso talmente velocemente che la compagnia tedesca é dovuta ricorrere ad un tempestivo chiarimento, per scampare rischi di disaffezione e, peggio, di richieste di risarcimento o cause di varia natura, che avrebbroe intasato ulteriormente un sistema  – quello del trasporto aereo – già particolarmente in difficoltà.

Ed ha dunque spiegato attraverso una nota ufficiale che non é in alcun modo responsabile di aver creato un regolamento ad hoc, “ad aziendam”, per colpire gli AirTags della Apple, bensì di applicare i dettami dell’ICAO, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, attualmente in vigore. Come qualsiasi altra compagnia é tenuta a fare.

Secondo le norme di sicurezza esplicitate dal regolamento ICAO, infatti, qualsiasi dispositivo contenuto nei bagagli registrati e conservati in stiva dev’essere spento e la funzione di trasmissione disattivata. Localizzatori inclusi.

 

FONTE: www.dday.it

Gian Lorenzo Lagna

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