2021, l’anno del vaccino anti Covid: live, regione per regione

Nato sotto il segno del vaccino anti Covid. Il 27 dicembre sono state consegnate 9750 dosi, interamente somministrate. Dal 30 dicembre all’1 gennaio 2021 altri 469950.

2021, l'anno del vaccino anti Covid (Adobe Stock)
2021, l’anno del vaccino anti Covid (Adobe Stock)

Numeri consultabili su un sito ad hoc, quello dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, istituzione pubblica competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia, presente anche sui social. Facebook e Twitter in primis.

Vaccino anti Covid, i primi numeri

Vaccino anti Covid, prime sommistrazioni (Adobe Stock)
Vaccino anti Covid, prime sommistrazioni (Adobe Stock)

Le vaccinazione anti Covid stanno prediligendo una fascia di età che va dai 50 ai 49 anni (13086, attualmente) a seguire i 40-49 (10475) e 30-39 (7972). Naturalmente gli operatori (socio)sanitaria hanno priorità assoluta (oltre 40mila), a seguire gli ospiti delle strutture residenziali (superati i tremila) e il personale non sanitario (più di 2000). Tutto in un portale in continuo aggiornamento in cui vengono caricati di continuo i dati ed è così possibile controllare lo stato dell’arte di questa delicatissima fase della somministrazione del vaccino.

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Capitolo regioni, perché c’è anche una suddivisione dettagliata di come si sta lavorando sul territorio, sempre tenendo in considerazione che l’Italia è legata alle spedizioni settimanali della casa farmaceutica Pfizer-BioNTech.

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Lazio, la regione più virtuosa con oltre novemila somministrazioni, ovvero il 20,3% delle dosi consegnate. Analizzando le sole percentuali, spicca la provincia autonoma di Trento, con il 34,8%. A rilento, invece, Molise e Abruzzo con solo l’1,7% delle somministrazioni avvenute. Ma non vanno molto meglio alcune delle grandi regioni come Lombardia e Sicilia, rispettivamente al 2,7 e 5,3 percento. La regione più colpita dalla pandemia ha ricevuto in proporzione molte più dosi in base alla sua grandezza territoriale (più di ottantamila) ma ne ha somministrate nemmeno 3000 negli ultimi due giorni.

“Molte delle strutture interessate non hanno approntato turni speciali ed è probabile che questi numeri bassi continueranno anche nel primo week end del 2021″. Così parlò in un’intervista al riguardo su Repubblica, Pierpaolo Sileri, politico, chirurgo e accademico italiano, dal 13 settembre 2019 viceministro della salute nel Governo Conte II.

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