Digitale Terrestre, Sky e Mediaset si adeguano: le ultime novità

Lo switch off dal Digitale Terrestre al DVB-T2, che obbligherà i cittadini ad acquistare un TV o un decoder compatibili con la nuova tecnologia qualora non avessero uno post 2017, impone a Sky e Mediaset dei cambiamenti. Domani, però, è già qui.

Digitale Terrestre, Sky e Mediaset cambiano (Adobe Stock)
Digitale Terrestre, Sky e Mediaset cambiano (Adobe Stock)

Per il momento i due colossi dell’emittenza nazionale stanno stravolgendo la numerazione dei propri pacchetti, aggiungendo alcuni canali, rimuovendone altri.

Digitale Terrestre, come e cosa cambiano Sky e Mediaset

Digitale Terrestre, la rivoluzione del 2021 (Adobe Stock)
Digitale Terrestre, la rivoluzione del 2021 (Adobe Stock)

Sky ha deciso di cambiare sia il logo di Sky Uno che quello di Sky Atlantic, disponibili rispettivamente sui canali 455 e 456, veicolati in alta definizione.

Si accede ai contenuti Sky sul digitale terrestre attraverso una tessera e un decoder, o un modulo CAM, abilitati alla visione dei servizi a pagamento del digitale terrestre.

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Mediaset dispone attualmente di 5 multiplex sul digitale terrestre che trasmettono le sue reti in chiaro e quelle pay di Sky. I canali vengono trasmessi anche all’interno del multiplex Dfree.

Sul Mux 1 e 5 di Mediaset, dunque, i cambiamenti sono di natura grafica. Per quanto riguarda il Canale Italia Mux 2, invece, sono stati eliminati alcune emittenti televisive e radiofoniche: da Canale Italia 11 a Canale Italia 3 Extra, passando per Volami Nel Cuore e Radio Canale Italia.

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Fondamentale, quindi, effettuare la sintonizzazione per agganciare a pieno le novità.

Tra settembre e giugno 2022, la tecnologia così come noi la conosciamo ora verrà modificata e aggiornata. Il nuovo standard di codifica HEVC permetterà da una parte la trasmissione dei contenuti in alta definizione, dall’altra la liberazione dello spettro di frequenze tra i 694 ed i 790 MHz, che potrà così essere impiegato per lo sviluppo della rete 5G.

Una prima fase, a partire da inizio settembre 2021, prevedrà il progressivo abbandono dello standard di codifica MPEG2 a favore del MPEG4 e il passaggio all’alta definizione, con risoluzione fino a 8K.

Italia suddivisa in quattro aree. La 1 comprende Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La 2 Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. L’area 3 comprende Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, mentre la 4 Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

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