Ransomware sempre più pericolosi, non basta il backup: come difendersi

Gli attacchi Ransomware diventano sempre più pericolosi e ad oggi non basta più sfruttare il backup dei dati per arginarli. Cosa fanno e come combatterli

Ransomware
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Effettuare periodicamente un backup dei propri dati è una buona abitudine che consente di non perdere definitivamente i propri dati, ma negli ultimi tempi è diventato un’operazione utile anche nella prevenzione dei crimini informatici attraverso ransomware. Questi ultimi sono dei virus che vanno a crittografare il contenuto del disco impedendo a chi conosce le chiavi di cifratura di accedervi. Successivamente i cyber criminali chiedono un riscatto per consegnare la chiave. Negli ultimissimi tempi, effettuare un backup non sembra essere più così tanto efficace per evitare di pagare il riscatto.

Molti gruppi criminali stanno utilizzando, con successo, un nuovo tipo di operatività che porta le vittime a pagare il riscatto anche in seguito all’avvenuto backup dei dati. Di cosa si tratta? Del ricatto basato sulla pubblicazione su Internet delle informazioni rubate. Tale minaccia fa paura a tutti, ma soprattutto a professionisti ed aziende che celano segreti professionali. Inizialmente tale strategia veniva sfruttata solo dal gruppo Maze, poi si è allargata a diversi altri gruppi.

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Cosa fare per evitare attacchi Ransomware

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La Emsisoft, società di sicurezza informatica, ha pubblicato l’ultima edizione del rapporto State of Ransomware in cui si sottolinea come alcune vittime, nonostante il backup, non siano state in grado di ripristinare totalmente la rete e recuperare dati ed operatività.

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Oltre ad un backup, che resta comunque valido di per sé, è molto importante adottare diverse altre misure preventive che possano ridurre il rischio di questo genere di attacchi.
Tra le più accreditate c’è l’installazione di tutte le patch correttive e gli aggiornamenti di sicurezza di ogni software ed elemento hardware all’interno della propria rete. Inoltre, è molto importante saper riconoscere mail contraffatte, e contenuti e siti web dannosi.

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