Digitale Terrestre passo dopo passo: info e vademecum

Fra la cancellazione di alcuni Mux, la sintonizzazione del decoder per vedere i nuovi canali e un occhio di riguardo a tutto ciò che concerne il Digitale Terrestre, si va avanti con la rivoluzione, quello switch che passa per due date.

MPEG4 (Adobe Stock)
MPEG4 (Adobe Stock)

I possessori di un decoder o un televisore acquistato dal 2017 in poi, non subiranno – ad oggi – particolari conseguenze.  Né a settembre 2021, quando è previsto il passaggio dalla codifica MPEG-2 – un sistema che definisce la codifica di sorgente e il formato di multiplazioneall’MPEG-4. Né a giugno 2022, quando il passaggio al DVB-T2 sarà concluso.

Rivoluzione Digitale Terrestre, le date da sapere

Rivoluzione digitale terrestre, le date (Adobe Stock)
Rivoluzione digitale terrestre, le date (Adobe Stock)

In attesa dello switch definitivo, per capire se il televisore può supportare il nuovo sistema, innanzitutto bisogna sintonizzarci sui canali 100 e 200: comparirà la dicitura “Test HEVC Main10”, non serve fare nulla.

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Altrimenti è indispensabile cambiare. Magari con il bonus TV governativo, oppure con l’ormai famoso “uno contro uno”, ovvero la restituzione del decoder vecchio nel momento in cui si compra quello nuovo. La terza via sta nello smaltimento nelle isole tecnologie, dichiarate praticamente sicure a livello ambientale.

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Nel frattempo sono state annunciate le date del passaggio al nuovo Digitale Terrestre. Dall’1 settembre 2021 si cambia in Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna. E nelle province di Trento e di Bolzano. A inizio 2022 il cambiamento interesserà Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Toscana, Umbria. A seguire, dall’1 aprile al 20 giugno 2022 toccherà ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Molise, Sicilia e Puglia.

Lo sbarco In Italia del Digitale Terrestre in “modalità” DVB-T2 con codifica HEVC comporterà importanti progressi. I sistemi di ricezione DVB-T2 permettono, di norma, anche la retro-compatibilità con il DVB-T, sempre al netto dei dispositivi acquistati dal 2017.

Il nuovo Digitale Terrestre avrà una miglior ricezione possibile a ricevitori stazionari (fissi) e portatili (cioè unità trasportabili, ma non completamente mobili) usando gli apparati d’antenna attuali Codici a correzione d’errore di tipo LDPC/BCH, in accordo con quanto già avviene nello standard satellitare DVB-S2.

Opzione di utilizzo di sistemi MIMO o a diversità d’antenna. Metodiche per ridurre la potenza di picco irradiata all’antenna trasmittente. Più di 8000 portanti: 16.000 e 32.000 portanti permetteranno di minimizzare l’overhead di prefisso ciclico su reti a frequenza singola. Stima del canale migliorata e utilizzo di un numero inferiore di portanti pilota. Aumento del 30% nella distanza tra ripetitori di reti a frequenza singola.

Una tecnologia decisamente più avanzata che accoglierà il 5G a discapito della banda 700 MHz. Una vera rivoluzione.

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