Hacker tenta di avvelenare l’acqua di un acquedotto in Florida: una storia dai connotati inquietanti

Hacker tenta di avvelenare l’acqua di un piccolo centro abitato in Florida. La storia ha lasciato il mondo a bocca aperta di fronte alla facilità con cui il malintenzionato è riuscito a infiltrarsi nell’infrastruttura informatica. 

Attacco hacker in Florida

Un hacker informatico ha tentato di avvelenare un’intera cittadina in Florida. Per farlo si è infiltrato nei sistemi informatici che controllano l’acquedotto del paese coinvolto e ha aumentato i livelli di idrossido di sodio. Così, i 15.000 abitanti della città di Oldsmar, nella giornata di ieri, lunedì 8 febbraio, hanno rischiato l’avvelenamento.

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La sostanza chimica che il malintenzionato informatico ha introdotto a dismisura è una componente già presente negli acquedotti. Viene solitamente utilizzata in piccolissima parte per controllare l’acidità dell’acqua. È del tutto innocua se ingerita in piccole quantità, ma il discorso cambia se, come accaduto, vengono aumentati esponenzialmente i livelli nell’acqua. Le conseguenze potrebbero essere devastanti, con ustioni e altri problemi di grave entità.

Fortuna vuole che un operatore dell’acquedotto ha notato l’aumento dei livelli di idrossido di sodio – noto anche come lisciva – e ha immediatamente dato l’allarme. Una volta rientrato l’allarme, è intervenuto lo sceriffo della contea di Pinellas, Bob Gualtieri, il quale ha dichiarato che “L’hacker ha modificato l’idrossido di sodio da circa 100 parti per milione a 11.100 parti per milione“. Un aumento del 1000% che avrebbe causato gravi danni ai cittadini di Oldsmar se non ci si fosse mossi in tempo per risolvere la situazione.

In ogni caso, fa sapere lo sceriffo, sono in atto i controlli di routine per scongiurare qualsiasi eventuale possibilità che la contaminazione possa essere andata buon fine. Nonostante la tempestiva correzione degli operatori dell’acquedotto. Gualtieri ha inoltre specificato come l’hacker sia riuscito nella sua impresa intrufolandosi nel sistema informatico che controlla da remoto lo stato delle acque. Un software che viene solitamente utilizzato per risolvere problemi, ma che in questo caso si è rivelato come l’arma letale per il malintenzionato.

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I dettagli della storia raccontano di un operatore che, verso le 13:30, ha visto muoversi come per magia il cursore del mouse sul proprio computer. Era chiaramente l’hacker che, infiltratosi nel sistema informatico da remoto, era riuscito a prenderne possesso, modificando in pochi minuti i livelli di idrossido di sodio nell’acqua. Da lì le azioni per contenere l’attacco e riportare i livelli alla normalità, tra lo spavento della contea e degli addetti ai lavori, che ora dovranno rivedere il loro sistema di protezione da eventuali futuri attacchi.

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