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Amazon acquisisce Selz e sfida Shopify nell’industria degli e-store

Amazon compra Selz, società australiana che costruisce webshop per piccole e medie imprese. Farà concorrenza al leader di settore Shopify.

Amazon

Amazon ha comprato Selz, società australiana che costruisce negozi online per piccoli e medi imprenditori. Una mossa che mette il webstore più potente del mondo in concorrenza diretta con Shopify, colosso delle infrastrutture per retailers virtuali che ha enormemente beneficiato dall’espanzione dell’e-commerce causato dalla pandemia. Jeff Bezos risponde così alla rivale, che con il suo Shopify fulfillment network aveva apertamente sfidato il servizio Fulfilled By Amazon.

Si tratta di un’acquisizione sotto traccia, avvenuta circa un mese fa e di cui si sa ancora pochissimo. Nello scarno comunicato del CEO di Selz, Martin Rushe, si evince solo che l’affare è virtualmente concluso. Nessun dettaglio sul costo dell’operazione, né sui prossimi passaggi in termini operativi: per ora Selz si è limitata a far sapere ai propri clienti che nulla cambierà nell’immediato futuro.

Amazon punta su Selz per battere Shopify: ecco come funziona la nuova controllata

Amazon sceglie Selz per sfidare Shopify (image from selz.com)

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Come detto, Selz è una società che agisce nel settore del webshop per piccole e medie aziende. Fondata a Sidney dallo stesso Rushe, è in grado di offrire ai negozi iscritti un e-store personalizzato ex-novo o di integrare un sito già esistente con la struttura dedita agli acquisti online. In ambito marketing, fornisce ai rivenditori affiliati studi di mercato, promozioni, piattaforma pubblicitaria, analytics sui clienti, istruzione e sviluppo. Nella logistica invece li affianca praticamente in tutto: gestione inventario, spedizioni, buste paga e fatturazione. Supporta inoltre Google Smart Shopping.

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Non è la prima volta che Amazon entra in questo tipo di servizi. Il primo tentativo era stato Amazon Webstore, ma ha chiuso i battenti nel 2015. Un fallimento che a detta di Business Insider aveva fatto nascere non poche perplessità nei confronti di un secondo sforzo in questo senso. Alla fine, invece, Bezos avrebbe deciso di riprovarci, forte del fatto che la pandemia ha costretto tantissimi negozi tradizionali a rivolgersi all’online. Attualmente, Amazon conta oltre due milioni e mezzo di rivenditori che rappresentano più della metà del suo fatturato. Numeri che sembrano addirittura destinati a crescere. E il gigante di Seattle non ha intenzione di lasciare nessuna strada intentata per guadagnarsi la fetta più grande della torta.

Raffaele Pigneri

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