Canale di Suez bloccato da gigantesca portacontainer che trasporta pecore – VIDEO

Il Canale di Suez è in parte bloccato a seguito di una gigantesca nave portacontainer che si è incagliata. La mastodontica imbarcazione protagonista dell’episodio stava trasportando tantissime pecore, tutte stipate all’interno di migliaia di cointainer posizionati lungo i 400 metri di lunghezza (pari a quattro campi da calcio in fila) e 50 larghezza.

Canale Suez bloccato (Foto Repubblica)
Canale Suez bloccato da portacontainer (Foto Repubblica)

Un blocco del Canale di Suez, via di navigazione basilare per il traffico medio orientale ed europeo, che permette uno sbocco diretto nel mar Mediterraneo direttamente dal mar Rosso, ed evitando così un giro che comporterebbe svariati migliaia di chilometri, che sarebbe stato causato apparentemente da una folata di vento decisamente forte, e che colpendo la portacontainer l’avrebbe messa di traverso, facendola finire contro il fondale.

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La nave, stando alle cronache, aveva imboccato l’entrata meridionale del Canale di Suez attorno alle ore 8:00 di questa mattina, percorrendo sei miglia marine delle 120 totali della “striscia”, prima appunto di arenarsi. Il punto in cui la nave si è bloccata rappresenta un passaggio del canale in cui non sono ancora iniziati i lavori di ampliamento del “tunnel” del 2015, finalizzati appunto a permettere il transito a navi gigantesche. Appena successo l’accaduto, i rimorchiatori si sono subito fiondati sul luogo segnalato e sono al momento all’opera, ma è logico che rimuovere un colosso da migliaia di tonnellate non è un’operazione semplice ne tanto meno rapida.

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Di conseguenza nel giro di poche ore si è creata una lunga colonna di decine di chilometri con le varie navi bloccate in attesa di transitare dal canale americano. Il problema è che non è ben chiaro quando la striscia di oceano tornerà navigabile, forse già entro oggi, forse fra due giorni: nessuno si sbilancia. Dal canale transita circa il 10% del petrolio e del gas naturale liquefatto trasportato via mare in tutto il mondo, e di conseguenza il danno per il canale di Suez risulta già essere ingente. Se poi lo stop dovesse durare dei giorni a quel punto i mercati delle materie prime potrebbero risentirne, tenendo conto che a causa del blocco attuale sono già 10 milioni i barili di greggio in attesa di essere consegnati, in entrambe le direzioni.

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