Covid-19, vendita illegale dei vaccini su web: interviene la Guardia di Finanza

Una recente indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha portato alla chiusura di alcuni canali vetrina utilizzati per la vendita illegale di vaccini anti Covid-19 sulla popolare piattaforma di messaggistica Telegram.

Vaccino Covid (Adobe Stock)
Vaccino Covid (Adobe Stock)

Utilizzavano la piattaforma Telegram come vetrina per traffici illeciti che avvenivano poi su market place nel dark web. Oggetto della vendita: i vaccini anti Covid, su cui i malfattori avevano costruito un vero e proprio mercato illegale parallelo.

A far cessare l’attività dei canali esca è stato necessario l’intervento del Nucleo Speciale Tutela e Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza coordinato dalla Procura della Repubblica di Milano.

Come riporta il comunicato ufficiale delle Fiamme Gialle, le fiale contenenti i vaccini venivano venduti al prezzo di 155 Euro per singole dosi, fino a un massimo di 20 mila Euro per stock da ben 800 fiale. Un business che le Fiamme Gialle definiscono redditizio per i criminali autori della contraffazione, ma che avrebbe messo in circolazione terapie spacciate per vere, inefficaci e dannose per la salute delle persone.

I canali Telegram su cui la frode ha avuto inizio, riporta il comunicato, hanno attratto le attenzioni di oltre 4000 iscritti che hanno richiesto l’autorizzazione per l’accesso; sperando di arrivare a metter mano sui vaccini ed immunizzarsi senza rispettare i tempi di attesa imposti dalla campagna vaccinale.

Come avveniva la vendita illegale dei vaccini anti Covid-19

Ottenere l'immunità
Immunità Foto di healthguru da Pixabay

La rete di vendita, su cui la diffusione illegale dei vaccini si basava, si appoggiava nelle fasi iniziali all’utilizzo di canali Telegram. Questi erano chiusi e sottoposti ad ingresso “controllato” con la sola autorizzazione degli amministratori.

Da qui i clienti, una volta scelto il prodotto e preso il “primo contatto”, approdavano su veri e propri store online  nel dark web; negozi su cui era possibile acquistare in criptovaluta il vaccino desiderato.

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Come riporta il comunicato diramato dalla Guardia di Finanza, agli acquirenti delle cure contraffatte i criminali garantivano l’anonimato. Ma anche tracciabilità della spedizione della merce e un involucro termico refrigerante per mantenere le fiale alla temperatura corretta. Arrivando addirittura ad includere nell'”offerta” la dose di richiamo.

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L’indagine risulta ancora in corso per effettuare ulteriori accertamenti sulla reale origine dei vaccini e sulle organizzazioni criminali alla base del commercio clandestino.

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