Garanzia sui prodotti acquistati, in Spagna è rivoluzione

Giunge un’interessante novità dalla Spagna circa la garanzia sui prodotti acquistati: il governo iberico ha deciso di estenderla di un altro anno.

Garanzia in Spagna, rivoluzione (Foto Multitecnica.net)
Garanzia in Spagna, rivoluzione: i dettagli (Foto Multitecnica.net)

Al momento, chi acquista un prodotto dalle parti di Madrid, Barcellona, Valencia e via discorrendo, ha diritto ad una garanzia che permette di riparare il prodotto gratuitamente entro e non oltre i due anni dalla data presente sullo scontrino. Una notizia che ha avuto un certo eco in Spagna, e che è stata ripresa da numerose testale locali e nazionali, prima di fare il giro dell’Europa e giungere anche in Italia. La modifica sulla garanzia dei prodotti acquistati sarebbe già stata approvata dal consiglio dei ministri spagnolo, e di conseguenza si attende solo la pubblicazione sulla “gazzetta” ufficiale dopo di che diverrà legge per tutti i cittadini iberici.

Garanzia acquisti, novità in Spagna (Abitar.it)
Garanzia acquisti, novità in Spagna: cosa succede? (Abitar.it)

RIVOLUZIONE IN SPAGNA SULLA GARANZIA PRODOTTI ACQUISTATI: A BREVE ANCHE IN ITALIA?

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La nuova garanzia estesa non riguarderà solamente i classici elettrodomestici, come lavatrici, frigoriferi, forni e via discorrendo, ne tanto meno solo beni di elettronica come computer e smartphone, bensì qualsiasi tipo di prodotto, di conseguenza tutte le aziende saranno obbligate ad estendere il periodo di riparazione gratuita, ed inoltre a prolungare la presenza sul mercato dei pezzi di ricambio (per un massimo di 10 anni dalla messa in commercio). Fino alla norma attuale, nel territorio iberico l’anno aggiuntivo di garanzia, il terzo quindi, veniva incluso solamente se si pagava un importo, la classica “estensione di garanzia”.

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Per quanto riguarda i pezzi di ricambio, invece, la norma precedente obbligava le aziende a disporre di componentistica di ricambio per almeno cinque anni dal lancio sul mercato e non dall’acquisto effettuato, di conseguenza, spesso e volentieri, l’acquirente finale poteva far fatica a recuperare sul mercato pezzi di ricambio, soprattutto se il prodotto era in qualche modo datato. Basti pensare ad esempio a prodotti che non rientrano nella categoria di smartphone o computer, quindi un mercato di grande ricambio, e che vengono comprati quando sono già da anni in vendita. A questo punto bisognerà capire che cosa accadrà al resto delle nazioni dell’Unione Europea e non è da escludere che qualcuno possa seguire le orme della Spagna. A riguardo c’è la nuova direttiva “Right to Repair”, entrata in vigore il primo marzo 2021, che si sofferma però solo sui pezzi di ricambio che devono essere disponibili fra i 7 e i 10 anni. La speranza, ovviamente, è che la nuova normativa iberica possa essere estesa anche ad altri Paesi, a cominciare dalla nostra Italia.

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