Google Chrome 91, il rilascio è col turbo inserito

Un browser web sviluppato da Google nel 2008, basato sul motore di rendering Blink e sul browser  Chromium, nato con un chiodo fisso in testa: la velocità uno dei suoi 4 principi fondamentali per fornire sempre alte prestazioni. La versione 91 di Google Chrome non si distacca da questa idea, che l’ha fatto diventare il browser più utilizzato al mondo (dall’aprile 2016, con una percentuale del 41,81% secondo il sito Netmarketshare).

Google Chrome (Adobe Stock)
Google Chrome (Adobe Stock)

Il compilatore JavaScript V8 è una parte fondamentale per Google Chrome, fornisce la massima velocità per il JavaScript, fornito praticamente su ogni pagina web. “siamo entusiasti di condividere come i miglioramenti al motore V8 stanno offrendo prestazioni fino al 23% più veloci”. Parola di Big G.

Google Chrome 91 è veloce il 23% in più: tutto merito del nuovo compilatore Sparkplug e brevi chiamate integrate

Google Chrome (Adobe Stock)
Google Chrome (Adobe Stock)

Un componente importante per fornire un browser veloce è, dunque, l’esecuzione rapida di JavaScript. In Chrome quel lavoro viene svolto dal motore V8 che esegue oltre 78 anni di codice JavaScript, su base giornaliera. Nella versione 91 di Google Chrome è stato portato al 23% grazie al lancio di un nuovo compilatore Sparkplug e brevi chiamate integrate, risparmiando così ogni giorno oltre 17 anni di tempo CPU degli utenti.

LEGGI ANCHE >>> Samsung alla riscossa con i suoi tablet perfetti per la DAD

Sparkplug è un nuovo compilatore JavaScript che colma il divario tra la necessità di avviare rapidamente l’esecuzione e l’ottimizzazione del codice per le massime prestazioni. Brevi chiamate incorporate, invece, ottimizzano la memoria dove è stato inserito un codice generato per evitare salti indiretti quando si chiamano le funzioni.

LEGGI ANCHE >>> Google Store: il primo negozio fisico di Mountain View sarà a New York

Il motore V8 ha più compilatori che possono fare diversi compromessi durante le varie fasi di esecuzione di JavaScript. Tre anni fa, Google ha lanciato un nuovo sistema di compilazione a due livelli, composto da Ignition e Turbofan. Ignition è un interprete di bytecode il cui compito è avviare l’esecuzione di JavaScript con il minor ritardo possibile. Turbofan, invece, è il compilatore ottimizzatore che genera codice macchina ad alte prestazioni, basato sulle informazioni raccolte durante l’esecuzione di JavaScript; di conseguenza si avvia più lentamente del compilatore di bytecode di Ignition.

Sparkplug, dal canto suo, trova un equilibrio tra Ignition e Turbofan, in quanto genera codice macchina nativo ma non dipende dalle informazioni raccolte durante l’esecuzione del codice JavaScript. Ciò consente di avviare l’esecuzione rapidamente mentre genera ancora codice relativamente veloce.

Short builtins è un meccanismo mediante il quale il motore V8 ottimizza la posizione in memoria del codice generato”. Lo spiega Thomas Nattestad, Product Manager di Chrome: “Quando V8 genera codice specifico della CPU da JavaScript, lo espone in memoria. Questo codice generato chiamerà frequentemente funzioni incorporate, che sono piccoli frammenti di codice per la gestione di routine comuni: tutto, dalle operazioni di base come l’aggiunta di due variabili, alle funzioni complete nella libreria standard JavaScript”.

Per alcune CPU la chiamata di funzioni più lontane dal codice generato può causare il fallimento delle ottimizzazioni interne alla CPU stessa, per questo la soluzione a questo problema consiste nel copiare le funzioni incorporate nella stessa area di memoria del codice generato. Questa modifica ha un impatto particolare per il nuovo chip Apple M1.

Impostazioni privacy