La nuova creatura di Sony offre prestazioni da record.

E’ stato testato nella galleria del vento della Jaxa, adesso finalmente è pronto per la comparsa sul mercato. E sarà vera rivoluzione.

Sony Airpeak 1
Sony Airpeak 1 è pronto dopo gli ultimi test (by Adobestock)

Era già stato presentato a gennaio al CES 2021, il Consumer Electronics Show che anche quest’anno come di consueto si è tenuto al Convention Center di Las Vegas. Ora, a cinque mesi di distanza, possiamo affermarlo con certezza: il nuovo drone Airpeak 1 di Sony è una creatura semplicemente mostruosa, non tanto per le prestazioni elevatissime che è in grado di fornire in volo quanto per le nuove possibilità che è in grado di schiudere al mondo delle riprese professionali. Il prezzo ovviamente non è dei più accessibili, ma chi deciderà di investire i propri risparmi in Airpeak 1  verrà ampiamente ripagato da performance d’autore.

Quello che è a tutti gli effetti il primo drone assoluto della Sony ha voluto mantenere a lungo una certa riservatezza senza rivelare troppi dettagli, salvo una comparsata qualche mese fa in uno spot pubblicitario per automobili elettriche. Adesso però i test sono stati ultimati nella galleria del vento messa a disposizione dalla Jaxa, l’agenzia aerospaziale giapponese che ha voluto così garantire indagini complete a livello di resistenza ai fattori atmosferici, primo pericolo da tenere in considerazione per uno strumento che per sua natura dovrà svariare nelle situazioni ambientali più disparate. Esame decisivo “su strada” nell’isola Iriomote ad Okinawa, peraltro superato a pieni voti, dunque è ora di analizzare i dettagli.

Come funziona il Sony Airpeak 1 e chi potrà utilizzarlo

Galleria del vento
Per i test la Jaxa ha messo a disposizione la sua galleria del vento (by Adobestock)

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Tanto per cominciare partiamo dal prezzo, che nella versione base è di circa 12.000 dollari e dunque studiato per chi ha competenze professionali e non certo alla portata di ambizioni amatoriali (le fasce medie potranno usufruire però di una versione sostitutiva senza stabilizzatore gimbal, con camera attaccata direttamente al corpo del drone per soli 9.000 euro ma a scapito della qualità dell’immagine). Ciò che colpisce maggiormente è la capacità di raggiungere gli 89 chilometri orari in poco più di tre secondi, ossia la massima velocità rilevata per mezzi simili a parità di costo. Ottimale pure la resistenza al vento, che è doppia rispetto ad altri modelli simili e non “barcolla” neppure sotto folate a 45 miglia all’ora.

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Sony Airpeak 1 inoltre supporta cinque set di telecamere mirroless Sony, oltre a un telemetro a infrarossi che lo “avverte” quando si trova in prossimità di ostacoli aiutandolo a fermarsi prima di pericolosi impatti. In più l’integrazione iOS Airpeak Flight ne monitora lo stato d’efficienza e la stabilità, può essere azionata da una sola persona ma possiede anche l’opzione doppio operatore. Unico neo l’autonomia in volo di soli 22 minuti, che a pieno regime scende fino a dodici. Un po’ pochini, ma vale la pena sottolineare che doppia elica in dotazione, batteria, caricabatterie e controller consentono performance d’avanguardia: nel complesso il giudizio è ottimo, per vederlo sul mercato però bisognerà aspettare il prossimo autunno.

 

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