Tesla hackerata… con un drone: porte e bagagliaio aperti a distanza

Degli hacker hanno violato una Tesla, l’auto elettrica più famosa al mondo, creatura del geniale e visionario Elon Musk. Nel dettaglio due cosiddetti “white hat”, nome che sta ad indicare hacker non criminali ma semplicemente in cerca di falle e di bug, hanno violato l’autovettura elettrica di cui sopra utilizzando un semplice drone e una connessione wifi.

Tesla hackerata (Foto Alvolante)
Tesla hackerata: i dettagli (Foto Alvolante)

A quanto emerso, sembra che i due informatici abbiano già informato l’azienda diversi giorni fa della falla, e la stessa costruttrice di automobili abbia già sistemato il tutto per evitare complicazioni future. Gli hacker hanno fatto sapere che attraverso la loro intrusione non sono riusciti a guidare il mezzo in maniera autonoma (cosa che sarebbe stata alquanto preoccupante), ma “semplicemente” sono intervenuti su alcuni sistemi elettronici dello stesso mezzo, come ad esempio spostare i sedili, aprire i bagagliai e persino le portiere, cosa comunque non da poco. C’è da dire che i due hacker hanno effettuato “l’esperimento” mentre la stessa automobile era ferma ad un parcheggio, ma non è da escludere che lo stesso si potesse fare mentre il mezzo era in movimento.

Tesla hackerata con un drone (Foto Alvolante)
Tesla hackerata con un drone: ecco come (Foto Alvolante)

TESLA HACKERATA CON DRONTE: L’AUTO E’ DIVENUTA “WORMABILE”

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Inoltre, sempre in base a quanto spiegato dai due “intrusori”, la Tesla sarebbe potuta diventare “wormabile”, ovvero, si sarebbe potuta trasformare in un bug in grado di interagire poi con altri veicoli della zona. Stando a quanto emerso, pare che la vulnerabilità del mezzo sia stata da ricondurre ad un componente non esclusivo Tesla ma presente anche in molte altre automobili, di conseguenza, non è da escludere che “l’esperimento” si possa ripetere anche con altri marchi.

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Intanto, rimanendo in tema Elon Musk e Tesla, il miliardario sudafricano ha pubblicato recentemente un tweet in cui ha espresso tutte le sue perplessità sulla guida autonoma, spiegando «le strade sono progettate per gli umani e non per le macchine». Secondo il Ceo di Tesla, quindi, le strade non sarebbero ancora pronte ad ospitare le auto a guida autonoma, di conseguenza, andrebbero profondamente riviste per permettere tale innovazioni futuristica. General Motors, fra i principali produttori d’auto al mondo, è comunque convinta che il traguardo dell’autonomia sia più vicino di quanto si pensi: “siamo convinti che entro la fine del decennio vedremo le prime auto senza pilota avanzate destinate al mercato di massa”.

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