Vuoi vivere un anno su Marte? La NASA ti paga e nel frattempo ti “collauda” nel deserto in Texas

Vuoi vivere un anno su Marte? Puoi, la NASA è disposta a pagarti per farlo, ma nel mentre si testano le capacità di sopravvivenza nel deserto del Texas. 

Vuoi vivere un anno su Marte
L’insediamento marziano

Il viaggio che porterà l’uomo su Marte è ancora lungo e tortuoso, come testimoniano le ultime difficoltà riscontrate nella missione Artemis. Ma l’obbiettivo della NASA è portarci sul pianeta rosso in un viaggio che definire epico sarebbe riduttivo. Le ambiziosi in quel di Houston non mancano di certo. L’obbiettivo ora è trovare chi sarebbe disposto a vivere su Marte.

Ad oggi, negli infiniti step che ci porteranno a poggiare i piedi sul terriccio rosso e desertico del nostro pianeta vicino di casa, c’è quello di testare le condizioni di vita che offrirebbe Marte ad eventuali ospiti nei prossimi anni. La NASA ha infatti avviato una campagna di ricerca per inserire, all’interno del Jonhson Space Center di Houston, in Texas, alcuni fortunati selezionati.

Ampio soli 160 metri quadrati, l’insediamento chiamato Marte Dune Alpha altro non è che una rappresentazione di quello che potrebbe essere vivere su Marte. Un anno il periodo in cui sarà necessario vivere, lo scopo? Ovviamente scientifico. Una cosiddetta “analog mission” che fornirà alla NASA spunti di riflessione e per migliorare le proprie missioni spaziali in programma da qui ai prossimi anni.

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La NASA alle prese con le simulazioni: “Ci aiutano a capire e ad avere consapevolezza delle sfide

Marte
Marte

Stampata completamente in 3D, la città marziana – o meglio, l’emulazione di quello che sarà l’insediamento su Marte – aprirà le sue porte dal prossimo autunno. Le candidature sono state aperte venerdì scorso e sono solo le prime di altre due missioni analoghe, che vedono però protagonista la Luna. Torna infatti a farsi sentire la missione Artemis, il cui obiettivo – così come per Marte – sarà quello di creare un insediamento di esseri umani per poi partire alla volta del Pianeta Rosso.

Dunque i volontari, che verranno retribuiti dalla NASA, dovranno simulare non solo la quotidianità marziana, ma anche una sorta di esplorazione – spacewalk in gergo – alla ricerca di campioni, componenti necessari per studiare il suolo ed il sottosuolo di Marte. “La missione è fondamentale per testare soluzioni per soddisfare le complesse esigenze della vita sulla superficie marzianaGrace Douglas, responsabile della ricerca per il settore Advanced Food Technology della Nasa, ha chiarito l’obbiettivo della missione Chapea (Crew Health and Performance Exploration Analog). “Le simulazioni sulla Terra ci aiutano infatti a capire e ad avere consapevolezza delle sfide fisiche e psicologiche degli astronauti“.

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Il curriculum richiesto ai candidati deve essere di tutto rispetto. Anzitutto è necessario un master in ingegneria, matematica o informatica e almeno due anni di esperienza come pilota di aerei. Inoltre il candidato dovrà essere cittadino statunitense nonché residente permanente negli USA, ed avere un’età compresa tra i 30 ed i 35 anni. Il tutto condito dalla capacità di sapere gestire ed affrontare guasti, improvvise sparizioni di compagni, stress, incidenti di ogni tipo ed altre mille evenienze a cui, solitamente, gli astronauti sono soggetti.

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