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Google Pay si rinnova: accordo con nuove banche per ampliare le sue possibilità in tutta Europa e non solo

Google Pay aggiunge altre trenta banche alla sua lista, anche quelle Italiane. Ora, l’app verrà sostenuta a livello nazionale.

Le banche che hanno aderito a Google Pay – MeteoWeek.com

Google Pay è un’app conosciuta in tutto il mondo, soprattutto dai clienti Android: il servizio di pagamenti elettronici della casa di Mountain View ha visto progressivamente la sua crescita, sia per le proprie possibilità di utilizzo (anche se, stando a recenti report, l’app non sta avendo la crescita che ci si aspettava, anzi si sta registrando una crescita molto più lenta del previsto, ma almeno non è ferma) e di recente ha aggiunto il supporto a decine di nuove banche distribuite in ben trenta Paesi sparsi per il mondo, tra i quali figura anche l’Italia. Da noi prima di oggi l’ultima aggiunta risaliva a maggio, quando al catalogo delle realtà supportate da Google Pay in Italia si è unita anche ING.

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Le nuove banche friendly con Google Pay

Adesso, invece, è il turno di entrare nella lista di Google Pay, di altre tre banche: Banco BPM, Findomestic Banca Spa e PayrNet. Sei siete interessati a conoscere l’elenco completo delle banche supportate nel nostro paese, per verificare se anche le vostre carte possono essere aggiunte Google Pay, niente di più semplice: potete consultarlo a QUESTO LINK.

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Perchè Google Pay ha subito un rallentamento così importante?

Come funziona – MeteoWeek.com

Questo rallentamento che è venuto fuori dai report, molto importante, sarebbe quello relativo alla funzione Plex annunciata dalla casa di Mountain View nell’autunno dello scorso anno, in piena pandemia da Covid-19: si tratta di veri e propri conti correnti digitali co-branded , ovvero provenienti da due fonti diverse, che sono frutto della collaborazione tra Google e istituti di credito e gestibili interamente tramite l’app di Google Pay (il famoso elenco che vi abbiamo lasciato sopra). Ebbene, il colosso Google ha confermato a Business Insider di aver ultimato la fase di early testing, dei test iniziali prima del lancio, e di essere attualmente al lavoro per cercare di applicare il risultato di questi test, così da portare presto la funzione sul mercato, senza tuttavia sbilanciarsi troppo sulla data di fine lavori, se vogliamo chiamarli cosi, infatti si parlava di un lancio entro il 2021. Ancora sei mesi di tempo.

Alessandra Costagliola

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