Cina: la Corte Suprema invita a bloccare l’uso della regola 996 nelle grandi aziende della tecnologia

La Cina sta mettendo pressione sulle società che fanno lavorare troppe ore i propri impiegati: la conferma arriva dalla Corte Suprema di Giustizia.

Lavoratori cinesi (foto Adobestock)
Lavoratori cinesi (foto Adobestock)

La conferma arriva proprio dalla Corte, che giovedì scorso ha emesso una pesante condanna a quello che nel paese asiatico è comunemente chiamato principio 996, la pratica di far lavorare i dipendenti dalle 9 alle 21 per 6 giorni alla settimana e che viene applicata dalle grandi aziende tecnologiche del paese, dalle start-up e da diverse imprese private.

La corte ha sottolineato come il lavoro straordinario estremo in alcuni settori ha ricevuto un’ampia attenzione. La dichiarazione, rilasciata al Ministero delle risorse umane e della sicurezza sociale, spiega come i lavoratori abbiano diritto a riposo e ferie, aggiungendo che l’adesione al sistema nazionale dell’orario di lavoro è un obbligo legale per il datore di lavoro.

Sono diverse le aziende che hanno violato le regole del lavoro, tra cui una società di corrieri, di cui non è stato fatto  il nome, che applica appunto il principio 996 e che ha gravemente violato la legge sull’estensione del limite massimo dell’orario di lavoro che dovrebbe essere considerato non valido.

In Cina è lotta contro il lavoro troppo duro

Lavoratori cinesi (foto Adobestock)
Lavoratori cinesi (foto Adobestock)

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Non è la prima volta che in Cina si alzano gli scudi sull’eccessiva cultura del lavoro. Il co-fondatore di Alibaba, Jack Ma, è stato pesantemente criticato 2 anni fa dopo avere definito la cultura 996 come un enorme benedizione. La decisione della corte arriva mentre Pechino sta intraprendendo una massiccia repressione degli affari privati in Cina, introducendo nuovi regolamenti e multe per ridurre l’influenza delle società più potenti. Questo tipo di intervento è stato giustificato dal presidente cinese Xi Jinping e dagli altri alti funzionari del partito come una necessità per affrontare i rischi per la sicurezza dei dati e la disuguaglianza nell’istruzione, oltre ovviamente all’instabilità sociale.

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Secondo il tribunale non c’è nulla di sbagliato nel sostenere il duro lavoro, ma questo non può essere uno scudo per i datori di lavoro per eludere le loro responsabilità. Il dibattito sulla cultura 996 è stato rilanciato proprio in occasione degli interventi statali sull’impresa privata e c’è senza dubbio in cambiamento in atto. Infatti recentemente i giovani in Cina hanno iniziato anche a rifiutare questo sistema sociale, invocando il desiderio di poteri riposare, secondo la filosofia del Tang ping. Questa riporta il principio di rifiutare le pressioni della società a lavorare sodo, sposarsi, avere figli, acquistare proprietà a causa della diminuzione dei benefici derivanti dal raggiungimento di tali obiettivi.

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