Nuovo brevetto Dyson: l’aspirapolvere robot in grado di salire e pulire le scale allo stesso tempo

Dyson, una ne fa e cento ne pensa. Non stupisce che i robot e gli elettrodomestici, grandi o piccoli che siano, abbiano un costo che ai più sembra fin troppo elevato… in realtà non lo è, dato che le apparecchiature dell’azienda inglese fanno cose che i normali elettrodomestici non fanno.

Dyson, la sede (Adobe Stock)
Dyson, la sede (Adobe Stock)

Basti pensare all’ultimo aspirapolvere “autonomo” che non ha bisogno di filo (si carica ovviamente con la corrente ma poi viaggia per casa senza vincoli di cavi), o gli apparecchi per la cura dei capelli, che costano un occhio della testa, ma la testa la “vestono” a festa. E adesso, secondo fonti molto vicine all’azienda, Dyson sarebbe a lavoro su un robot talmente innovativo da essere in grado, da solo, di salire le scale (pulendole) e aprire da solo i cassetti.

Dyson e i brevetti archiviati: molti, ma non tutti

Aspiratore Dyson (Adobe Stock)
Aspiratore Dyson (Adobe Stock)

Fonti interne alla Dyson Ltd. hanno rivelato che in queste settimane l’azienda, o meglio la sua divisione sviluppo e ricerca, sta lavorando a un brevetto di un robot pulitore che sarebbe in grado, in maniera del tutto autonoma, di salire le scale, pulirle, e anche di aprire i cassetti.

L’unità robotica di Dyson, che ha trascorso 16 anni a sviluppare il suo aspirapolvere autonomo (ed abbiamo quindi ben capito come mai funzioni così bene), ha lavorato allo sviluppo di un robot in grado di interagire con gli elettrodomestici. Secondo il leaker interno all’azienda, che ha preferito rimanere anonimo in quanto sta rivelando informazioni riservate, le voci circa un robot aspirapolvere completamente autonomo sono vere.

A dimostrazione di quanto rivelato dalla fonte, sono stati resi pubblici anche i disegni dei brevetti dell’azienda britannica. Nei disegni si notano una serie di design di dispositivi palesemente in grado di salire e pulire le scale, e di bracci meccanici che sono in grado, allo stesso tempo, di tenere tazze “in mano” e aprire cassetti.

Non è chiaro se si tratti di un progetto in corso di sviluppo o di un brevetto di prossima registrazione. E’ ben noto infatti che spesso la Dyson lavora a dei progetti che poi non incontrano una vera applicazione nella realtà, in quanto spesso capita che non vengano realizzati al 100%, o comunque che non arrivino sul mercato.

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Tra questi, uno spazzolino da denti, un purificatore d’aria che funge anche da cuffie e un dispositivo per la cura della pelle: sono solo alcuni dei progetti che, stando a fonti interne, non sono mai stati portati sul mercato.

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«E’ vero, archiviamo molti brevetti – ha dichiarato un portavoce di Dyson – Ma non commentiamo mai le tecnologie che potremmo o meno lanciare in futuro».

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