Batterie italiane ad alta efficienza: Italvolt acquista ex area industriale Olivetti per installare la sua Gigafactory

Obiettivo, creare batterie italiane e ad alta efficienza. Questa la mission di Italvolt, azienda tricolore che ha acquistato l’ex area industriale di Olivetti, nel torinese, dove verrà realizzata la sua gigafactory.

Italvolt per produrre batterie italiane (Foto Formulapassion)
Italvolt per produrre batterie italiane: i dettagli (Foto Formulapassion)

Lars Carlstrom, Ceo di Italvolt, ha firmato un accordo vincolante presso il municipio di Scarmagno, con Prelios Sgr, per acquisire appunto l’ex area industriale dove sorgerà una mega azienda che costruirà batterie al litio per veicoli elettrici su una superficie di circa un milione di metri quadrati, così come scrive il quotidiano La Stampa. Un progetto ambizioso e molto ricco, avendo un valore di circa 3.4 miliardi di euro, e fra i partner ci sono nomi di spicco come Pininfarina, America Manganese, Rambol, Pwc strategy & project management. Obiettivo, realizzare batterie non soltanto per soddisfare il mercato italiano ma anche quello tedesco, alla luce della crescente produzione di veicoli elettrici anche nei grandi march germanici come Mercedes, Bmw e Audi, giusto per citare le tre aziende più importanti del settore.

Italvolt, la superfabbrica di batterie (Foto Pambianconews)
Italvolt, la superfabbrica di batterie: il progetto è ufficiale (Foto Pambianconews)

ITALVOLT, L’AMBIZIOSO PROGETTO PER LA PRODUZIONE DI BATTERIE ITALIANE: IL COMMENTO DEI PROTAGONISTI

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«Per ora so solo che siamo stati invitati e ci è stato chiesto il salone comunale, quindi per commentare la vicenda ritengo opportuno attendere di avere prima informazioni più precise. Con la firma del contratto tra le parti – ha spiegato Adriano Grassino, sindaco di Scarmagno – l’iniziativa della gigafactory per la produzione di batterie a ioni di litio nel comprensorio industriale ex Olivetti farebbe un significativo passo avanti, ma il progetto è ancora tutto da definire e possiamo per ora sperare che si realizzi al più presto. Questa importante iniziativa industriale – ha concluso Grassino – favorirebbe un rilancio dell’ intera economia e anche della visibilità del nostro territorio e di tutto il Canavese, che attende da decenni di poter tornare al prestigio che ha goduto ai tempi della Olivetti. Per questi motivi esprimerò nel corso dell’incontro il mio personale e l’auspicio di tutti gli abitanti di Scarmagno e del Canavese».

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Presente in conferenza anche Romano Oscarino Ferrero, primo cittadino di Romano Canavese, altro territorio su cui sorgerà la Gigafactory: «Sono trent’anni che attendiamo sul territorio un’opportunità come quella della annunciata fabbrica di batterie. Io, nell’incontro di giovedì, rinnoverò la nostra totale disponibilità a collaborare con Italvolt e Pininfarina per la concretizzazione del progetto che darà nuovo valore anche al patrimonio edilizio e all’assetto del territorio di Romano, che pensiamo da adeguare alle nuove esigenze con la redazione di un nuovo Piano regolatore comunale». Infine il pensiero di Lars Carlstrom: «L’accordo con Prelios rappresenta un passo chiave nel nostro progetto, l’acquisto dell’area rispetta le tempistiche. Si tratta di una zona dismessa che ha un ampio potenziale e che restituiremo al contesto locale offrendo posti di lavoro e riqualificazione dell’ambiente».

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