I Supercharger di Tesla nei mercati africani

Tesla mette il turbo. Il colosso statunitense in mano a Elon Musk, specializzato soprattutto nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico, il cui fine è quello di offrire auto elettriche a prezzi accessibili al consumatore medio per promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili e non inquinanti, sbarca per la prima volta nel Continente Nero.

Tesla, colosso statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche (Adobe Stock)
Tesla, colosso statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche (Adobe Stock)

Tesla vola in Africa per aprire le nuove stazioni con le colonnine per la ricarica Supercharges, in Marocco. Una al Parking Onomo Hotel, Boulevard Al Massira Al Khadra di Casablanca, con quattro Supercharge, disponibili 24 ore su 24, sette giorni su sette, fino a 150 kW.

L’altra al km 19.8, National Route 1 Tangier-Asilah, dell’Al Houara Resort and Spa, a Tangeri, in un punto molto strategico: vicino all’autostrada principale che collega le città più importanti del Marocco sulla costa atlantica, sempre con quattro Supercharge, disponibili 24 ore su 24, sette giorni su sette, fino a 150 kW, ovvero la generazione precedente della tecnologia Supercharger di Tesla.

Tesla, storico sbarco in Marocco. Quando si andrà a “casa” di Elon Musk?

Tesla nel continente nativo di Elon Musk. Storico sbarco in Marocco (Adobe Stock)
Tesla nel continente nativo di Elon Musk. Storico sbarco in Marocco (Adobe Stock)

Le due stazioni renderanno le auto Tesla un’opzione praticabile per i clienti di fascia alta che viaggiano regolarmente tra Tangeri, un trafficato centro commerciale nel nord del Marocco, a Casablanca, il principale centro economico del paese. Nel corso degli anni, l’amministratore delegato Elon Musk ha spesso parlato del lancio di Tesla nella sua nativa Africa (il CEO di Tesla, infatti è di Pretoria, in Sudafrica), anche se per il momento è sbarcato nella parte nord del Continente Nero. La prima volta di Tesla non vuol certo significare che non ci siano in Africa veicoli elettrici dell’azienda che deve il nome al celebre inventore. Ce ne sono molti, invece, ma sono stati importati privatamente da persone che, finora, hanno dovuto fare i salti mortali per realizzarli.

Di recente, un rapporto affermava che Musk aveva annunciato un ingresso big-bang in India. Il numero uno di Tesla voleva che le sue auto elettriche circolassero sulle strade nazionali nonostante le preoccupazioni sui dazi all’importazione. Tuttavia, la nuova ondata di Covid-19 e una gravissima carenza di semiconduttori automobilistici hanno in qualche modo ostacolato e ritardati i piani di Tesla, portati comunque a compimento.

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Inizialmente, i nuovi stalli Supercharger di Tesla verranno utilizzati prevalentemente dai turisti europei in vacanza. Tuttavia, si tratta di un primo passo ugualmente significativo e molto importante, in quanto crea i presupposti per l’approdo ufficiale di Tesla nel Continente Nero, in una posizione strategia peraltro molto importante come il Marocco.

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Il colosso statunitense ha già avviato altri tipi di affari in Africa, in primis con un importante accordo di fornitura con la società di semiconduttori STMicroelectronics e la sua sede subito fuori Casablanca. Ora la doppietta di Casablanca e Tangeri. La prima, non certo l’ultima.

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