Un tempo si chiamavano solo telefonini. Poi ha preso piede la definizione di cellulari, o semplicemente cell, per far prima. Quindi smartphone. Ebbene, quei telefonini di antesignana memoria c’è chi li ricorda, chi li colleziona. E chi li utilizza all’occorrenza come ripetitore dentro casa per non avere problemi di rete.
Sì, proprio così. I vecchi telefonini, quelli impolverati dentro una scatola, quelli trattati come reliquie e dall’aspetto praticamente nuovo, in realtà possono potenziare la rete Wi-Fi, funzionando da ripetitori, inglobando tablet e computer, naturalmente con la differenza data da un dispositivo a un dispositivo.
Riciclare un telefonino non è affatto un’idea folle o malsana, ma uno stratagemma o un trucchetto da usare tranquillamente, magari, in una situazione di emergenza. Come? Così. Innanzitutto bisogna trovare un punto strategico della casa in cui amplificare il segnale, vicino a un luogo dove si cerca la copertura, quindi attivare la funzione Hotspot, quel luogo fisico in cui le persone possono accedere a Internet, in genere tramite Wi-Fi, sfruttando una rete locale senza fili (WLAN) con un router collegato a un provider. Non tutti sanno che secondo alcune stime recenti, ce ne sono oltre 200 milioni nel mondo. Tant’è.
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La funzione Hotspot varia da telefonino a smartphone. Per esempio, i Melafonini accendono l’iPhone, cliccano su Impostazioni, poi “Hotspot personale”, quindi fanno diventare verde il “cerchietto bianco” “consenti agli altri di accedere”, non prima naturalmente di aver creato e inserito una password. “Se non vedi l’opzione per l’hotspot personale – ricordano da Cupertino – contatta il tuo operatore per verificare se puoi usare la funzione Hotspot personale con il tuo piano”. L’alternativa, comunque, nel caso in cui il cellulare in questione è molto datato, è quella di cercare la funzione Hotspot dentro Wi-Fi, oppure rete: ci deve essere per forza.
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Se non c’è, cerchiamo la funzione Hotspot sotto Wi Fi o Reti. La soluzione ideale sarebbe di utilizzare un corridoio o una stanza, oppure un luogo che possa inserirsi a metà fra il modem e il posto senza copertura, così il segnale sorgente amplificato possa raggiungere una buona intensità. E il gioco è fatto. Nota bene, questo “trucchetto” del cellulare non è solo riferito a un singolo dispositivo: più smartphone si hanno, più è possibile innescare una reazione a catena per amplificare il segnale e raggiungere ogni angolo della casa, o del posto in cui desideriamo ci sia la più totale copertura. Meglio tirare fuori quel cellulare dalla scatola (o più cellulari), quindi, rispolverarlo, e ricordarsi che alla bisogna, c’è.
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