Facebook spegne il suo Face ID: che ne sarà del suo archivio da 1 mld di volti?

Il vicepresidente di Meta ha ufficializzato la volontà del colosso: niente più riconoscimento facciale nel futuro di Facebook. Non solo, l’enorme archivio da oltre un miliardo di volti verrà… cancellato. 

La silhouette di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook (Adobe Stock)
mark zuckerberg facebook (Adobe Stock)

Meta, la nuova società che fa capo a Facebook e i social network collegati, ha affermato che nelle prossime settimane verrà spento definitivamente il suo sistema di riconoscimento facciale. Il Face ID di Zuckerberg viene così abbandonato, con la promessa, da parte della società, che verrà cancellato l’enorme archivio di volti archiviati nel suo database. Parliamo di oltre un miliardo di dati biometrici di persone iscritte a Facebook che, Facebook stessa, ha attualmente in mano.

A rendere ufficiale la conclusione del programma di riconoscimento del volto di Facebook è sceso in campo Jerome Pesenti, vicepresidente della sezione di Meta rilegata al campo dell’Intelligenza Artificiale: “Ogni nuova tecnologia porta con sé benefici e preoccupazioni. Vogliamo trovare il giusto equilibrio tra le due. Al momento chiudiamo il programma perché ci sono troppi dubbi sull’uso di questa tecnologia”.

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Il riconoscimento del volto di Facebook: cos’è e come funziona?

Facebook (Adobe Stock)
Facebook (Adobe Stock)

Se vi steste chiedendo di cosa si tratta, altro non è che la tecnologia alla base del riconoscimento dei volti che, da qualche anno, Facebook sfrutta per taggare in automatico i nostri amici e contatti nelle foto o nei video che postiamo sul social network. Questa particolare tecnologia viene sfruttata anche nell’ambito dell’inclusività, aiutando gli ipovedenti a descrivere il volto delle persone che appaiono nelle foto e nei video del social network. Funzioni che, a breve, non saranno più disponibili, una volta che verrà “spento” il database con all’interno i dati biometrici.

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Da sempre, fin dall’anno della sua introduzione nel 2010, questa feature ha rappresentato ben più di una grana per la società di Zuckberger. Quando si ha a che fare con i dati sensibili degli utenti, tra cui quelli biometrici, è bene andare cauti e con i piedi di piombo. Inizialmente era una funzione attiva per impostazione predefinita, salvo poi essere stata bloccata nel 2018 in Europa. Da circa quattro anni è infatti necessario prestare il proprio consenso per essere riconosciuti dal sistema.

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