Anche Sony nello Spazio con la missione “Star Sphere”: equipagerà un satellite con la sua mirrorless full-frame

Durante il CES 2022 è stato mostrato quello che rappresenta prototipo del satellite che sarà utilizzato da Sony per la sua missione Star Sphere. La particolarità? una fotocamera full-frame e un obiettivo, firmato Sony, per riprendere la Terra da 500 km di quota in perfetta qualità

Il Satellite di Sony pronto a fotografare la terra – Computermagazine.it

Il produttore Sony non è il primo produttore di fotocamere a puntare alla riprese perfetta dallo spazio, e infatti si sta preparando a lanciare un suo personalissimo satellite. Ma non è ceto l’unico: per esempio Canon ha già lanciato in orbita più di un satellite per l’imaging terrestre e ha realizzato siti interattivi per poterne vedere le immagini scattate. E ormai, ci sono più satelliti che stelle. Per dire. Per Sony invece si tratta della prima volta nello spazio e il prototipo, ovviamente una riproduzione digitale, è stato presentato durante il CES 2022 che si è tenuto a Las Vegas all’inizio dell’anno. Il progetto si chiama Star Sphere.

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Sony Star Sphere: un satellite con una fotocamera full-frame nello Spazio per scattare la foto più nitida mai vista

La società giapponese ha rilasciato sia una immagine (quella qui sopra) e un sito dove poter dare un’occhiata al prototipo. Sempre all’interno del sito è possibile vedere quali saranno i suoi obiettivi.Noi, per comodità, vi abbiamo postato un video riassuntivo. Le caratteristiche tecniche del satellite del progetto Star Sphere definitive non sono però ancora state rese pubbliche. Per queste, bisogna aspettare qualche mese. Quello che sappiamo per certo però è che la società intende utilizzare una fotocamera Sony con sensore full-frame, di cui ancora non si sa il modello. Per l’obiettivo, la scelta è ricaduta sul FE PZ 28-135 mm F4 G OSS. Quest’ottica, presentata nel 2014, può contare su una lunghezza focale da 28 a 135 mm con un’apertura costante di f/4.

Il produttore ha scelto di collaborare con l’Università di Tokyo e la JAXA (agenzia spaziale giapponese) per completare il dispositivo e renderlo attivo. Sony ha comunque realizzato il sistema operativo e il satellite stesso oltre ovviamente al duo fotocamera-obiettivo che rimane un segreto. Grazie a un collegamento con la Terra sarà possibile per alcuni utenti selezionati “giocare” con il satellite per riprendere immagini a piacimento da una quota tra i 500 km e i 600 km.

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Sony ha diviso in due parti questa missione. Vediamole insieme.

  • La prima è proprio legata alla realizzazione del satellite e dei sistemi di gestione a terra, proprio legata al “gioco” che vi accennavamo prima.
  •  La seconda parte della missione invece punta a creare contenuti artistici, per documentari o inseribili all’interno di mostre museali o attività pubbliche. Insomma, potrebbe essere la vostra occasione di essere pubblicati, con una foto mai fatta prima.
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