Ora Microsoft Defender sarà in grado di proteggere i dati in Cloud, persino per la nuvola di Google

A seguito della scoperta di alcuni dati sicuri, Microsoft ha deciso di iniziare a proteggere le informazioni personali degli utenti allo scopo di garantire una sicurezza maggiore in generale. Ciò, quindi, porterebbe ad avere un maggior controllo da parte della società verso i cloud: questi in che maniera verranno protetti?

Ora Microsoft Defender sarà in grado di proteggere i dati in Cloud, persino per la nuvola di Google
Le nuove predisposizioni della società hanno fatto sì che, da qualche mese all’altro, potessero introdurre delle nuove funzionalità per la salvaguardia dei cloud – Computermagazine.it

Alcuni utenti hanno dichiarato di utilizzare una strategia multi-cloud per potersi affidare a più fornitori in contemporanea, quindi Microsoft ha evidenziato come il 73% di loro abbia avuto difficoltà nel gestire i suddetti ambienti. A questo punto la situazione diventa più chiara: bisogna fornire delle soluzioni di sicurezza concrete e che possano offrire sia una protezione completa che una organizzazione migliore.

Non a caso è bene tenere a mente che i cybercriminali sfruttano a proprio vantaggio le varie vulnerabilità, e ciò accade proprio perché si è a conoscenza del fatto di quanto sia difficile – per i responsabili IT si intende – proteggere ogni servizio allo stesso modo. Dalla seguente premessa, dunque, vediamo come abbiano voluto risolvere la situazione.

Il nuovo servizio di sicurezza

Ora Microsoft Defender sarà in grado di proteggere i dati in Cloud, persino per la nuvola di Google
Per quanto possa sembrare strano, Microsoft, prima di questo periodo, non aveva mai approfondito in maniera puntigliosa la questione della sicurezza – Computermagazine.it

Si tratta di for Cloud, ossia la gestione dei workload e della sicurezza che presto sarà estesa alla Google Cloud Platform. Parliamo di una funzionalità che si aggiunge al supporto di Azure e AWS, così facendo Microsoft diventa a tutti gli effetti il primo fornitore di cloud con protezione multi-cloud nativa per le principali piattaforme del settore.

Questo aiuto per GCP viene fornito con una esperienza di onboarding semplificata, nella quale sono presenti più di 80 raccomandazioni out-of-the-box per rafforzare gli ambienti dei clienti e molto altro ancora. Il Multicloud Secure Score, d’altro canto, consentirà alle società di avere una visione centrale della loro sicurezza attraverso le diverse piattaforme cloud, mentre il provisioning automatico graantirà una protezione immediata alle nuove risorse aggiunte all’ecosistema.

Inoltre, ricordiamo che Microsoft aveva acquisito CloudKnox Security, una azienda specializzata Cloud Infrastructure Entitlement Management, per poter rafforzare la sicurezza informatica delle compagnie che avrebbero voluto affidarsi al suo servizio completo. In questo modo diventa finalmente disponibile il CloudKnow Permissions Management, dedito interamente alla gestione dei permessi aumentando le loro posture Zero-trust su tutte le piattaforme utilizzate. La strategia di protezione di Microsoft, in sintesi, sembra funzionare abbastanza bene; speriamo che sia così anche in futuro.

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