Fotografati in altissima risoluzione i “Pilastri della Creazione”, uno spettacolo cosmico quasi irreale

Vi ricorderete tutti quanti di James Webb, vero? È considerato l’attuale telescopio spaziale più potente che ci sia attualmente, ma non è questo il punto della nostra discussione. Pare che sia riuscito ad immortalare delle fotografie pazzesche e che ritraggono dei fenomeni spaziali davvero incredibili da vedere. Di quali stiamo parlando?

Fotografati in altissima risoluzione i “Pilastri della Creazione”, uno spettacolo cosmico quasi irreale
Chi di voi ha sognato almeno una volta di studiarli? – Computermagazine.it

Le nuove foto di James Webb

James Webb, cioè il più grande e potente telescopio spaziale mai realizzato, ha osservato i “Pilastri della Creazione”, che sarebbero le tre enormi colonne formate da gas interstellare e polveri visibili all’interno della Nebulosa Aquila, a 7.000 anni luce di distanza da noi – circa 66 milioni di miliardi di chilometri.

Le immagini che vi stiamo mostrando ricordano le stesse osservazioni dal telescopio spaziale Hubble, che consentirono di scoprire molti dettagli sui processi che portano alla formazione delle stelle, tanto da essere considerata una delle migliori immagini spaziali mai scattate.

L’origine dei “Pilastri della Creazione”

Fotografati in altissima risoluzione i “Pilastri della Creazione”, uno spettacolo cosmico quasi irreale
Questi fenomeni spaziali sono assolutamente fantastici da vedere – Computermagazine.it

Negli anni a venire, invece, è stata utilizzata in un numero enorme di pubblicazioni come anche in molti film di fantascienza, documentari ed è stata stampata su qualsiasi cosa, dalle tazze ai cuscini passando per i francobolli addirittura. Ma da dove viene il nome di questo splendido fenomeno spaziale?

Il nome delle grandi colonne di gas e polveri non è minimamente riferito al concetto teologico di creazione, bensì al fatto che la turbolenta Nebulosa Aquila ospita diversi crogioli di stelle. Si tratta di punti in cui si formano e nascono nuovi corpi celesti in pratica, ecco perché hanno quel nome.

Inoltre, le polveri e i gas sono scaldati da delle radiazioni molto intense prodotte dalle stelle che si stanno formando all’interno dei pilastri, e allo stesso tempo sono erosi e spazzati via dai venti stellari. Il materiale visibile lungo i contorni dei pilastri è scaldato dalle stelle in formazione a tal punto da essere fatto evaporare verso l’esterno delle tre grandi colonne.

Gli astrofisici, al riguardo, hanno sempre ipotizzato che la formazione dei pilastri fosse avvenuta dall’alto verso il basso, d’altro canto la loro parte superiore è estremamente densa e crea l’effetto di una sorta di cascata di polveri e gas. Gli spazi tra i tre pilastri, infine, sono stati parzialmente ripuliti dai forti venti stellari generati da un gruppo di stelle nelle vicinanze.

? Fonte: www.ilpost.it

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