App fasulle sul Play Store, ce ne sono a milioni: come ingannano gli utenti e perché?

Molte applicazioni di cui siamo ignari potrebbero arrivare a fregarci facilmente: ecco da quali dovremo stare assolutamente alla larga.

Che le app malevoli possano esserci anche negli store più conosciuti in circolazione non è così strano, soprattutto in un mondo molto avanzato – come il nostro – dal punto di vista dell’informatica e della tecnologia. Il miglior modo per contrastare queste situazioni sarebbe quello di affrontarle e superarle, ma senza un supporto da parte degli esperti riteniamo che sia più difficile di quanto potreste pensare.

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Alcune app sono malevoli, non lasciatevi trarre in inganno – Computermagazine.it

Infatti, allo stato attuale il Play Store e l’Apple Store si trovano in un momento di stallo poiché molte app fake stanno apparendo dal nulla propinandoci qualche ricompensa per incentivare la nostra attività. Il business può essere un ottimo modo per catturare l’attenzione di una serie di utenti differenti, gli stessi che potrebbero cadere in trappola da un momento all’altro. E non lo stiamo dicendo per allarmarvi: è effettivamente così.

Attenzione agli adware, vi ingannano mostrando pubblicità infinite

Servizi come Lucky Step – Walking Tracker, Walking Joy e Lucky Habit riescono a condizionare tanti di noi a tal punto da convincerci con facilità. Queste applicazioni scaricate da milioni di utenti ignari del pericolo, riuscendo ad ingannarli con successo e a trasmettere eventuali virus informatici o, peggio ancora, a risucchiare il conto corrente dell’individuo in questione. Ma come funzionano?

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Attenti a cosa scaricate e soprattutto da dove lo fate  – Computermagazine.it

Le app nominate da noi poc’anzi, oltre ad appoggiare un server uguale, anno uso della stessa tecnica di inganno. Per richiamare gli utenti propontono alle potenziali vittime una serie di ricompense che, tuttavia, risultano sempre essere difficili – se non impossibili – da riscattare. A volte non è neanche sufficiente sorbirsi infiniti minuti di pubblicità per riscuotere anche solo una parte di quanto mostrato, il che le rende insidiose e difficili da scoprire a primo impatto.

Vengono identificate con il soprannome di adware, cioè dei servizi che ci visualizzare sul nostro smartphone pubblicità a pieno schermo. E tra le app identificate dall’antivirus ce ne sarebbe anche altre, ed ovviamente tutte quante con il medesimo modus operandi. Si tratta comunque sia di risultati irraggiungibili poiché i punti che si ricevono ad ogni obiettivo centrato sono talmente pochi da non riuscire mai ad ottenere la ricompensa finale. Una vera e propria truffa legalizzata in poche parole.

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