Enel cede Open Fiber agli australiani di Mira. Ecco l’accordo

Enel dismetterà dal 40% al 50% della propria partecipazione in Open Fiber, la società che dovrebbe fondersi con FiberCop di Tim a inizio 2021, dando vita a una rete in fibra ottica unificata con velocità record.

Enel dismette la quota in Open Fiber
Enel, la cessione della quota in Open Fiber da’ il via alla rete unica (Foto da twitter.com/EnelGroup)

Si avvicina la rete unica in fibra ottica per l’Italia. Enel vende la propria metà di Open Fiber agli australiani di Mira. La multinazionale con sede a Roma ha infatti accettato l’offerta vincolante che il fondo australiano Macquire aveva presentato lo scorso settembre. L’operazione dovrebbe concretizzarsi a metà 2021 e, come si legge nella nota di Enel, riguarderebbe “un minimo del 40% e fino al 50%” del capitale di OpenFiber. Al momento, l’operatore di rete è controllato da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti con quote paritarie.

L’accordo dà sostanzialmente l’ok alla creazione della rete unica in Italia, visto che nel primo quarto del 2021 Open Fiber dovrebbe fondersi con FiberCop, la controllata Tim che gestisce l’ultimo miglio della rete. Si tratta di una grande notizia per le infrastrutture del nostro paese visto che Open Fiber ha comunicato solo qualche giorno fa di aver toccato gli 800 Giga al secondo sulla dorsale in fibra ottica Zion. Nel mirino, la velocità di un Terabit al secondo per canale ottico.

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Enel dismette Open Fiber con una cessione da oltre due miliardi e mezzo. I dettagli

Logo Enel cessione Open Fiber
Il logo di Enel (immagine da commons.wikimedia.org)

I dettagli dell’imminente vendita sono contenuti in una nota pubblicata da Enel. In caso di dismissione completa del proprio 50%, Enel incasserà da Macquire Infrastructure & Real Assets 2 miliardi e 650 milioni di euro, che includono lo shareholders loan che il 30 giugno del 2021 avrà raggiunto un valore complessivo di circa 270 milioni. La seconda opzione, prevede il passaggio del 40% di Open Fiber a Mira, che sborserebbe 2.120 milioni di euro e acquisirebbe l’80% dello shareholders loan con un controvalore stimato in 220 milioni di euro sempre al 30 giugno 2021.

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Se invece la cessione dovesse concretizzarsi dopo i primi sei mesi del prossimo anno, Mira pagherà, a decorrere dal 1 luglio, il 9% annuo in più rispetto alle cifre concordate . Nel comunicato di Enel ci sono tutte le condizioni necessarie al closing. La differenza del 10% nei piani di vendita dovrebbe riguardare la prelazione che Cassa Depositi e Prestiti detiene sul 50% di Enel, e dunque del ruolo che ricoprirà nella gestione di Open Fiber. Quel che è certo, l’accettazione da parte di Enel dell’offerta di MIRA equivale al via libera alla rete unica in fibra ottica in Italia.

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