Facebook è quasi maggiorenne: diciassette anni e una storia da film

Per Millenials e Centennials è un social ormai superato, per anziani. Ma i “cosiddetti bimbi 2000” dovrebbero sapere che Facebook compie diciassette anni. E ha già scritto pagine e pagine di storia.

Facebook compie 17 anni (Adobe Stock)
Facebook compie 17 anni (Adobe Stock)

Inizialmente si chiamava TheFacebook. Il prefisso “The” venne rimosso nel 2006, dopo l’acquisto dell’omonimo dominio. Nell’aprile 2006 Facebook assunse il matematico Jeff Hammerbach a cui fu assegnato il compito di raccogliere ed elaborare i dati degli utenti al fine di offrire annunci pubblicitari mirati. Il matematico lasciò l’azienda nel 2008 per fondare Cloudera.

Facebook ha continuato a vivere di vita propria: nell’ottobre 2007 Microsoft ha annunciato di aver acquistato una quota dell’1,6% per 240 milioni di dollari, mentre un gruppo di investitori russi ha comprato il 2% per 200 milioni. Il primo bilancio positivo risale al 2009. Un anno dopo nel 2010 l’azienda è stata valutata 14 miliardi di dollari. Il 4 agosto dello stesso anno Facebook compra 18 brevetti Friendster.

Facebook, Messenger e Whatsapp: la svolta

Facebook (Adobe Stock)
Facebook (Adobe Stock)

Il 3 gennaio 2011, Goldman Sachs ha investito in Facebook 450 milioni di dollari, stimando il valore totale in 50 miliardi di dollari. E’ l’anno della svolta con Messenger, l’inizio di una nuova impennata. Foto, post, link e like: nel luglio 2017 è talmente grande da superare il valore totale di mercato di 500 miliardi di dollari.

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In un crescendo rossiniano, Facebook inizia a produrre una serie di smart display e videotelefoni costituita da 4 modelli: Portal, Portal Plus, Portal Mini e Portal TV. Nascono le videochiamate con Messenger e Whatsapp, integrati con l’assistente virtuale Alexa di Amazon.

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Da gioco per universitari a grande media da 2,8 miliardi di utenti, il passo è breve. La storia di Facebook è in un film: The Social Network. La piattaforma è stata lanciata il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università ad Harvard Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes con soli mille dollari d’investimento e originariamente progettata solo per gli studenti, ma è stata presto allargata ad altre scuole per poi avere la diffusione mondiale che conosciamo”.

Comincia così lo stralcio di una nota ufficiale: “Secondo l’ultima trimestrale, ci sono 2,8 miliardi di utenti mensili. La regione più importante ora per la rete sociale di Zuckerberg è l’Asia, l’Europa è in via di saturazione”.

Numeri da primo della classe, anche se “Insta” e TikTok hanno conquistato gli adolescenti. “Al di là delle novità implementate negli anni il vero upgrade di Facebook è arrivato con il lancio di Messenger e l’arrivo di WhatsApp. I ricavi totali consistono quasi interamente nella raccolta pubblicitaria e sono aumentati del 33% a 28,07 miliardi di dollari nel quarto trimestre chiuso il 31 dicembre”.

Facebook, talmente grande da potersi permettere il lusso di escludere il presidente dei presidenti sul banco degli imputati “per affermazioni sul risultato elettorale”. Perché Facebook è Facebook: lo è stato, lo è e lo sarà per sempre.

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