Diritti tv Serie A, fra Sky e partite in chiaro: sarà rivoluzione?

I diritti tv per la Serie A relativamente al triennio 2021-2024, restano ad oggi un dilemma. Allo stato attuale sembrerebbe che Dazn sia in forte vantaggio su Sky Sport, che di conseguenza, dopo 17 anni di trasmissione ininterrotta delle partite di calcio del massimo campionato italiano, potrebbe perdere “l’esclusiva”.

Diritti tv Serie A, il punto (Foto Corriere dello Sport)
Il punto sui diritti tv Serie A (Foto Corriere dello Sport)

Al momento comunque non vi è certezza e come fa sapere il Corriera della Sera una decisione potrebbe giungere nella giornata di giovedì, 11 febbraio 2021. In queste 48 ore, scrive il quotidiano, potrebbe ancora “succedere di tutto”, ma come detto sopra, è Dazn l’emittente in pole position avendo presentato un’offerta da 840 milioni di euro per un pacchetto contenente 7 gare in esclusiva, più tre invece in condivisione. Sky, invece, ha messo sul piatto 750 milioni di euro per poter trasmettere tutti i match della Serie A, con l’aggiunta di altri 50/70 milioni nel caso in cui la Lega creasse il proprio canale tv, operazione quest’ultima su cui la tv satellitare sta comunque ancora riflettendo. «Abbiamo ottenuto un risultato eccellente nel panorama europeo della nostra industria – le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli – nessuna Lega è stata capace di negoziare a questi livelli. Attenzione a non farci scappare questi numeri».

Diritti tv Serie A, Dazn in pole (Foto Prima)
Dazn in pole per i diritti tv Serie A (Foto Prima)

DIRITTI TV SERIE A: TUTTO POTREBBE ANCORA SUCCEDERE

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Così invece Urbano Cairo, numero uno del Torino, «Credo che per lo sviluppo dei diritti tv, la Lega e chi ha condotto le trattative abbiano svolto un buon lavoro. Le proposte dei broadcaster sono molto interessanti, in particolare reputo che l’offerta di Dazn vada valutata con attenzione considerando pure che sarà supportata da una telco. Sarà poi l’assemblea a decidere, ma va sottolineato che se a livello internazionale assistiamo a un calo del valore dei diritti tv, il calcio italiano dimostra di essere in trend positivo, manifestando un fascino, un interesse, insomma una vitalità che altre leghe hanno perso».

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Una soddisfazione derivante dal fatto che al momento la proposta più redditizia è quella di Dazn, che aggiungendo i 70 milioni di euro di Sky per le tre gare condivise toccherebbe quota 910 milioni di euro, non lontano dal valore attuale della Serie A, e in un periodo di pandemia e di profonda crisi economica. Tutto resta comunque anche da decidere, e stando al Corriere della Sera non è da escludere che il “pacchetto 2”, quello delle tre gare condivise, potrebbe prevedere anche un match in chiaro che Sky manderebbe su Cielo o Tv8.

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