Chrome 89 lascia il segno: finalmente meno RAM e più velocità!

Era nell’aria già da tempo: con la nuova versione del browser di Google, Chrome, vengono introdotte ottimizzazioni nella gestione della RAM e nel caricamento della nuova pagina. Una nuova alba in vista?

Chrome 89
Il logo di Google Chrome

Sappiamo quanto Chrome sia esoso in termini di dispendio di RAM e risorse del computer su cui risiede, indipendentemente dal sistema operativo. Specialmente in presenza di molti tab attivi frutto di precedenti sessioni di navigazione che l’utente tende a conservare.

Proprio l’ottimizzazione di questo eccessivo dispendio di RAM è da sempre oggetto di ricerca tra gli sviluppatori della grande G, al fine di migliorare fluidità ed esperienza di navigazione.

Questo enorme impiego di memoria avviene a causa di come Chrome reindirizza nei vari task di sistema ogni tab, i cui contenuti vengono pre-renderizzati. E con essi plugin ed estensioni.

Come fare per ottenere gli incrementi prestazionali richiesti a gran voce dagli utenti? Già in passato si era parlato di utilizzare la funzione “PartitionAlloc” per decrementare l’uso della RAM, aumentando di conseguenza la reattività del browser.

E sembrerebbe che gli sviluppatori abbiano battuto proprio questa strada nel rilascio della versione 89 di Chrome. Almeno stando a quanto scritto nel blog di Chromium.

Le novità di Chrome 89 e i balzi prestazionali nella gestione della RAM.

Google Chrome (Adobe Stock)
Google Chrome (Adobe Stock)

Come detto sul blog di Chromium i guadagni in termini prestazionali in Chrome 89 sarebbero assolutamente di tutto riguardo.

Su piattaforma Windows, per esempio, i risparmi in termini di memoria sarebbero evidenti: nel solo processo del browser è stato registrato un 22% in meno, con un taglio dell’8% nei processi di render e il 3% nella GPU. Risultati ottenuti proprio grazie all’utilizzo della funzione PartitionAlloc.

Ma come se non bastasse i miglioramenti sono da ascriver anche ad una gestione più intelligente della memoria, arrivando a risparmiare fino a 100MB per tab, circa più del 20% per alcuni siti popolari, come sottolinea il post sul blog.

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Ma ci sarebbero novità anche per quanto riguarda macOS. Qui le ottimizzazioni porterebbero a guadagnare fino all’8% di memoria (anche sopra al GB). Con un miglioramento pari al 65% del punteggio di Apple Energy Impact per i tab in background, mantenendo il sistema più fresco e le ventole di raffreddamento più a riposo.

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Infine, nuove funzionalità sono previste anche per la versione Android di Chrome. Qui le ottimizzazioni si sarebbero concentrate sulla gestione della RAM (-5% di consumi), sui tempi di avvio del browser (7,5% più rapidi) e sulla velocità di render delle pagine (2% più veloci).

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