Clubhouse e Android: ci siamo quasi. Matrimonio all’orizzonte

Sarà perché Clubhouse è sulla cresta dell’onda fra i social, valutato quasi 100 mln al termine del primo anno di vita e a gennaio 2021 a quota un miliardo di dollari. Sarà perché era stata promessa non solo la versione iOS, ma anche quella per coloro in possesso di un smartphone Android. Sarà. Ma forse ci siamo.

Clubhouse, app ad inviti (Adobe Stock)
Clubhouse, app ad inviti (Adobe Stock)

Dopo aver ottenuto una significativa base di utenti su iOS, Clubhouse ha finalmente iniziato a lavorare sulla sua app per Android già da inizio 2021, grazie al secondo round di finanziamento guidato da Andreessen Horowitz, ridimensionando tecnologia e infrastruttura e introducendo un nuovo Creator Grant Program. Ora il passo successivo.

Clubhouse, la versione beta ad alcuni tester di fiducia

Android Mobile (Adobe Stock)
Android Mobile (Adobe Stock)

Clubhouse, infatti, ha avviato i test beta su Android. La versione è stata rilasciata per pochi account selezionati, ma si aspettano importanti novità su ampia scala nelle prossime settimane. Nel frattempo sono stati condivisi i dettagli sulla sua ultima versione, tramite un post sul blog, evidenziando alcune delle modifiche introdotte nell’app iOS.

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Clubhouse è, attualmente, disponibile solo su iOS. Ma un numero crescente di utenti Android ha mostrato interesse per l’applicazione negli ultimi mesi. La sua popolarità ha spinto diverse piattaforme, tra cui Facebook, Telegram, Twitter e Instagram, a sviluppare le proprie alternative. Per questo motivo Clubhouse sta accelerando il passaggio anche ad Android, altrimenti potrebbe perdere una parte significativa della sua potenziale base di utenti a causa di Spaces di Twitter o della chat vocale 2.0 di Telegram, che sono già disponibili per diversi utenti su Android.

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Ancora non si sa la sequenza temporale di rilascio della versione Android di Clubhouse. Certo è che la nuova versione beta lascia presagire che Clubhouse si “sdoppierà” nel mese di maggio.

Clubhouse è un social che si struttura attraverso delle stanze virtuali dove gli utenti presenti possono scambiarsi messaggi vocali. Quando la stanza viene chiusa, i messaggi inviati si cancellano; tuttavia, i messaggi possono essere mantenuti se, durante la conversazione, vengono segnalate violazioni degli standard. Come nei gruppi privati di Facebook, ogni stanza creata ha un admin, il cui compito è quello di moderare gli invitati e i loro interventi vocali. All’interno di ogni stanza si possono avere tre ruoli: moderatori, speaker o ascoltatori.

Il moderatore ha il compito di gestire la conversazione, invitare altri utenti o togliere la parola agli invitati. Lo speaker è l’utente che ha ricevuto l’abilitazione a parlare. L’ascoltatore è l’utente che partecipa muto alla conversazione e può chiedere la parola. Tutto questo finora era disponibile, su invito, esclusivamente su iOS. Ancora per poco tempo.

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