Tik Tok: addio privacy, ora gli utenti sono davvero spacciati

Il social cinese cambia strategia di identificazione: adesso verranno rilevati pure i dati biometrici.

Tik Tok chiederà le impronte digitali
Tik Tok chiederà le impronte digitali (by Adobestock)

TikTok, il popolare social network cinese che tanto sta facendo parlare di sè negli ultimi tempi, ha deciso di cambiare le sue strategie di comunicazione negli Stati Uniti. Il 3 giugno è stato difatti rilasciato un importante aggiornamento sui termini di servizio, che mette a repentaglio la privacy degli utenti ed è destinato a sollevare ulteriori discussioni nei mesi a venire. Adesso difatti verranno rilevati anche i dati biometrici fondamentali degli utenti, tra cui impronta facciale, impronta iridea ed impronta vocale, cosicché nessuno potrà sottrarsi ad un’identificazione fastidiosa e piuttosto invasiva.

Naturalmente ciò avverrà nei limiti imposti dalla legge e previa autorizzazione, anche se non è chiaro lo scopo della raccolta di questi dati e quale utilizzo ne verrà fatto. Al momento le informazioni in merito sono piuttosto vaghe, sappiamo solo che i rilevamenti verranno archiviati nella sezione di recente aggiunta “Informazioni su immagini e audio” che a sua volta costituisce uno spicchio delle “Informazioni che raccogliamo automaticamente”.

Attualmente non sono molti gli Stati federali ad avere una normativa precisa sulla raccolta biometrica, tra i pochi ci sono California, Washington e Illinois e questo è un pericolo vero, perché se Tik Tok decidesse di chiedere il consenso solo laddove imposto dalla legge ciò significa che molti utenti in altri stati potrebbero essere tenuti all’oscuro della propria avvenuta “schedatura”.

Tik Tok e rispetto della privacy: un problema di vecchia data

Privacy
Un altro duro colpo alla privacy (by Adobestock)

L’azienda cinese da tempo si trova ad affrontare dei guai negli Stati Uniti. A differenza di altri colossi conterranei però, come Xiaomi e Huawei, era riuscita a scampare in un primo momento al ban e ad altre restrizioni scattate sotto l’amministrazione Trump nei confronti di 59 società accusate di agire in connivenza col partito comunista.

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La presidenza Biden non sembra allentare la morsa, e adesso TikTok ha provato a chiarire che i dati biometrici non servono necessariamente per una identificazione della singola persona, ma potrebbero essere semplicemente sfruttati per un adeguamento dei contenuti, effetti video o anche per mera classificazione demoscopica che possa agevolare le inserzioni pubblicitarie.

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Questa la teoria, la pratica però stride con un’inevitabile invasione nella privacy che sta facendo storcere il naso malgrado sia pratica comune pure su Instagram ed altri social. Per il momento comunque vale la pena ricordare che la modifica alle politiche sulla privacy è stata messa in atto solo negli U.S.A. e non in Europa, in settimana si attendono nuovi aggiornamenti ed allora ne sapremo di più.

 

 

 

 

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