TikTok, il ban Usa slitta al 4 dicembre: pronta la vendita dell’app?

TikTok (Buytron.it)

Slitta ulteriormente la data del ban di TikTok. La più popolare app al mondo, di proprietà dei cinesi di ByteDance, sarebbe dovuta divenire “illegale” sul suo americano nella giornata di domani, venerdì 27 novembre, ma il governo degli Stati Uniti ha deciso di posticipare la deadline per la terza volta consecutiva. Le prime avvisaglie erano scattate la scorsa estate, quando l’amministrazione Donald Trump aveva puntata il dito contro TikTok considerandola un’app a rischio per la privacy e la sicurezza nazionale: morale della favola, all’applicazione era stato dato un ultimatum di 45 giorni, e nel contempo, si era tentato di farla acquistare da alcune aziende americane, su tutte Microsoft. Quindi si era deciso di spostare il ban all’11 novembre, quando sembrava che si potesse realmente realizzare la compravendita, poi il divieto è stato slittato ancora fino appunto al 27 novembre.

Il logo di TikTok

TIKTOK, BAN USA SLITTA AL 4 DICEMBRE: SI ATTENDE BIDEN

Negli scorsi giorni era uscita allo scoperto la stessa ByteDance che aveva lamentato la mancanza di comunicazione da parte del governo americano, e in risposta alle accese proteste sorte oltre oceano da parte degli utilizzatori dell’app (Charli D’Amelio, americana, è la ragazza con più fan in assoluto, più di 100 milioni) è scattato il nuovo rinvio, fino al prossimo 4 dicembre, così come riportato da Bloomberg. A comunicarlo è stato un portavoce del dipartimento del Tesoro che ha fatto sapere che tale nuovo slittamento servirà al CFIUS, il Committee on Foreign Investment degli Stati Uniti, per controllare i documenti presentati da TikTok, e non è da escludere che si tratti di incartamenti riguardanti una possibile cessione ad un’azienda americana. La questione non sembra comunque ancora finita, visto che ByteDance sembra stia pensando ad una causa legale nei confronti del governo americano, e nel contempo, non si placano le proteste delle numerose star che utilizzano l’app. L’obiettivo è far slittare il caso al 20 gennaio 2021, quando poi si insidierà Joe Biden e la situazione potrebbe volgere a favore di TikTok.

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