Elon Musk lancia la sua criprovaluta | Scopriamo qual è e perché ha deciso di entrare sul mercato

Un cane Shiba Inu, una razza autoctona del Giappone fin dai tempi antichi, e il suo meme. Codice Doge. E’ la nuova criptovaluta che Elon Musk vuole lanciare sul mercato, insieme alle sue infinite idee da mettere in pratica. Nata come scherzo l’8 dicembre 2013, il DogeCoin si è sviluppata rapidamente con una capitalizzazione di mercato di 60 milioni di dollari.

SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk (Adobe Stock)
SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk (Adobe Stock)

Una criptovaluta “come unità di conto per il business lunare nel settore spaziale”. La definisce così Samuel Reid, amministratore delegato di Geometric Energy, che insieme a SpaceX lanceranno la prima missione spaziale interamente finanziata da Dogecoin. La missione spaziale, chiamata DOGE-1, consisterà in un cubesat dalla massa di 40 kg che sarà lanciato a bordo di un Falcon 9 verso la Luna ad inizio del 2022.

Elon Musk e lo storico lancio di Doge-1 sulla luna

Elon Musk, imprenditore sudafricano con passaporto canadese, naturalizzato americano (Forbes)
Elon Musk, imprenditore sudafricano con passaporto canadese, naturalizzato americano (Forbes)

“La missione dimostrerà l’applicazione della criptovaluta oltre l’orbita terrestre e stabilirà le basi per il commercio interplanetario”, ha aggiunto Tom Ochinero, vicepresidente commerciale di SpaceX, megafono dello slogan degli investitori retail in azioni meme, divenuto virale sin dalla GameStop mania: “Siamo emozionati di lanciare Doge-1 ‘to the moon’!”.

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Non sono ancora stati comunicati molti dettagli sulla missione scientifica e tecnologica di questo cubesat, che entrerà in orbita attorno alla Luna. Si è parlato di un generico “acquisire dati dell’ambiente lunare”, ma è chiaro il piano di Elon Musk di continuare con il suo business spaziale, lunare in questo caso.

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Puntando proprio sul dogecoin, definito dal paperone sudafricano, con passaporto canadese ma naturalizzato americano, “cripto del popolo” in uno dei suoi infiniti cinguettii nel quale lo stesso Elon Musk si è autoproclamato Dogefather.

Tweet ad hoc, per certi versi geniali, dal momento che hanno fatto centro: se l’1 gennaio il Dogecoin valeva 0,004 dollari, ora è schizzato: la capitalizzazione di mercato ha superato i 65 miliardi, una delle criptovalute più importanti del panorama delle “monete” digitali, visto che da inizio anno (2021) il suo valore è aumentato di quasi il 10%.

In questo contesto, fra meno di un anno, un razzo Falcon 9 della compagnia spaziale Space X, fondata da Elon Musk, porterà un satellite cubico di 40 chilogrammi nell’orbita lunare su incarico della compagnia canadese Geometric Energy Corporation che pagherà la missione Doge-1 interamente in dogecoin.

Un piano ben dettagliato quello di Elon Musk, che sa bene di correre un rischio elevato, quello dell’alta concentrazione: i primi cento indirizzi, infatti possiedono il 67% del totale. A tal proposito il paragone di Business Insider. Che ha rivelato che una cosiddetta “balena” detiene 36,7 miliardi di dogecoin (il 28% del totale), acquistati a partire da febbraio 2019 al prezzo di 0,001 l’uno. Il proprietario del wallet è ignoto, ma ora il suo patrimonio vale 22 miliardi di dollari. Il registro delle transazioni indica cifre che riproducono la data di nascita di Elon Musk (628.19710000), 28 giugno 1971. Altri importi riproducono talvolta un codice binario o ripetitivo. Un rischio che Elon Musk ha tutta l’intenzione di correre.

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