Bonus Bancomat 2021 introduce molte novità e agevolazioni per il digitale che magari non conosci ancora

Il Bonus Bancomat sarà fondamentale per far aumentare le spese tracciabili, ma favorisce anche i negozianti con un credito d’imposta che arriva fino al 100%.

Bonus Bancomat, tutte le nuove agevolazioni (foto Adobestock)
Bonus Bancomat, tutte le nuove agevolazioni (foto Adobestock)

L’attuale governo ha preso atto che l’iniziativa Cashback, che avrebbe dovuto incentivare l’utlizzo della moneta elettronica, non ha dato i risultati sperati. Bancomat e carte di credito sono stati utilizzati dai “soliti noti”, anche con qualche abuso. Sono rimasti invece i limiti di chi non vuole separarsi dall’abitudine alle banconote e, dall’altro lato, di chi preferisce ricevere denaro sonante per non prendersi i costi di commissione.

Il nuovo decreto pubblicato il 30 giugno in Gazzetta Ufficiale prova a scardinare queste abitudini, così da incentivare il pagamento digitalizzato, tracciabile e trasparente. Con la modifica dell’art. 22 della normativa risalente al 2019 sarà possibile incentivare negozianti e liberi professionisti all’utilizzo del POS grazie ad un credito d’imposta variabile tra il 30 e il 100%.

Quello che gergalmente è stato definito Bonus Bancomat serve a convincere i più ritrosi a questo cambiamento.

Bonus Bancomat, l’incentivo sarà valido anche per le Partite Iva

Bonus Bancomat, tutte le nuove agevolazioni (foto Adobestock)
Bonus Bancomat, tutte le nuove agevolazioni (foto Adobestock)

Il bonus bancomat è attivo dal primo luglio e potrà essere utilizzato anche da chi ha una partita iva e offre beni e servizi, come ad esempio gli avvocati. La legge, teoricamente, imporrebbe la dotazione del POS, una scelta sempre rimandata dalla quasi totalità per i costi di gestione.

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Il decreto stabilisce infatti un nuovo credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di questi strumenti di registrazione dei pagamenti. Uno dei requisiti è però quello del collegamento al registratore di cassa.

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Il credito riconosciuto sarà al massimo di 160 euro per persona e spetterà al 70% a chi ha ricavi inferiori a 200mila euro e al 40% per chi ha un reddito tra 200mila e 1 milione, mentre per i contribuenti che guadagnano sopra il milione di euro ma sotto i 5 riceveranno un bonsu del 10%.

Un ulteriore step invece spetterà a chi decide di utilizzare strumenti di pagamento elettronico che consentano anche la memorizzazione e la trasmissione telematica. In questo caso viene garantita una coperatura fino a 320 euro così suddivisa: 100% per i soggetti sotto i 200mila euro, 70% per quelli compresi tra 200mila e 1 milione e 40% per quelli tra 1 milione e 5 milioni.

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