Virgin Galactic e Branson primi a fare turismo spaziale: è un record che apre una nuova era

E ora tocca a Jeff Bezos ed Elon Musk. Richard Branson, infatti, ha acceso i motori nella corsa a quel turismo spaziale che si propone di diventare la regole e non l’eccezione in questo terzo millennio. Il magnate britannico ha ottenuto con successo la prima missione spaziale a bordo della navicella spaziale Unity 22 della Virgin Galactic, rientrando e atterrando in sicurezza sulla Terra.

Virgin Galactic (Adobe Stock)
Virgin Galactic (Adobe Stock)

E’ meraviglioso, ho coronato un sogno che avevo da bambino, Quante emozioni, il sogno di una vita diventa realtà. Penso che, come la maggior parte dei bambini, ho sognato questo momento da quando ero piccolo e, onestamente, è qualcosa di irreale. È stato semplicemente magico. Benvenuti all’alba di una nuova era spaziale”.

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Virgin Galactic, il logo (Adobe Stock)
Virgin Galactic, il logo (Adobe Stock)

Richard Branson è decollato verso lo spazio a bordo della sua SpaceShipTwo, ribattezzata Unity 22, unendosi ai suoi compagni di equipaggio Sirisha Bandla e Colin Bennett (l’altro componente, Beth Moses, aveva già ottenuto in precedenza lo status di astronauta), diventando il primo turista spaziale a volare con una propria azienda spaziale nella missione suborbitale Unity 22 della Virgin Galactic. Si tratta del primo volo commerciale nello spazio che porterà tra 80 e 100 km dalla Terra  due piloti, due ingegneri e il magnate britannico fondatore dell’impero Virgin.

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Il lancio è avvenuto dallo spazioporto America. L’aereo SpaceShipTwo, soprannominato VSS Unity, è decollato alle 10:40 ET attaccato alla “pancia” dell’aereo WhiteKnight con la doppia fusoliera di Virgin Galactic, dopo un ritardo di un’ora e mezza. La Unity è scesa dal centro della nave da trasporto ad un’altitudine di circa 45.000 piedi, 50 minuti (più o meno) dopo il decollo. Pochi istanti dopo VSS Unity ha acceso il suo motore a razzo singolo per esplodere al limite dello spazio, raggiungendo 53,5 miglia dal suolo.

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La missione di Branson anticipa di nove giorni quella programmata da Jeff Bezos che, dopo aver lasciato la guida di Amazon, ha deciso di dedicarsi ad altri progetti tra cui quello di portare facoltosi passeggeri a galleggiare per pochi minuti, nello spazio, in assenza di gravità.

Elon Musk, invece, l’ha presa bene. Il patron di SpaceX, anche lui in procinto di lanciare un’operazione spaziale, si è unito al suo competitor già prima della partenza: “Ci aspetta un gran giorno. Ottimo cominciare la mattinata con un amico“, il tweet, naturalmente, è diventato subito virale.

Il volo di Branson è solo un punto di partenza, non certo di arrivo. L’imprenditore britannico conta di vendere viaggi nello spazio al prezzo di 250mila dollari. E, secondo Sunday Times, Elon Musk avrebbe comprato un biglietto per un futuro viaggio spaziale organizzato dal suo rivale. Il numero uno di SpaceX ha pagato un anticipo di 10mila dollari per prenotare un biglietto. La data non è stata specificata, ma è proprio Branson ad aver confermato la notizia, aggiungendo che in futuro potrebbe comprare un biglietto per un volo SpaceX di Musk. “Elon è un amico e forse un giorno volerò su una delle sue navicelle“.

Intanto Richard Branson è già proiettato al futuro. Prossimo. Stringendo una prestigiosa partnership con Omaze, ha in programma di regalare due biglietti sul prossimo tour sulla VSS Unity. Per partecipare al “concorso” bisogna aderire alla campagna dell’organizzazione non profit Omaze. La corsa al turismo spaziale entra nel vivo.

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