Se in vacanza il cellulare ti cade in acqua, sai come salvarlo? I metodi sicuri e infallibili per recuperarlo

Uno degli eventi più tragici delle vacanze, il cellulare che cade in acqua, non deve spaventare: ecco i metodi per salvarlo.

Cellulare in acqua: i metodi per salvarlo (Adobestock)
Cellulare in acqua: i metodi per salvarlo (Adobestock)

Parliamo di un evento che rischia di rovinare il nostro meritato riposto estivo. Pensare di trovarsi lontano da casa, in una località vacanziera, senza il nostro beneamato smartphone può mettere in crisi anche il più paziente.

Per fortuna non si tratta di un evento irreparabile, basta seguire una procedura ben precisa. Inoltre va tenuto presente che alcuni moderni device hanno una certificazione IP67, che ne garantisce la resistenza anche in caso di caduta (breve) in acqua. Certo non tutti i cellulari sono così schermati ma questo non è irrimediabile, a patto di mantenere il sangue freddo e non commettere alcuni errori tipici dovuti all’emotività.

Cellulare in acqua: ecco cosa fare per riportarlo in vita

Cellulare in acqua: i metodi per salvarlo (Adobestock)
Cellulare in acqua: i metodi per salvarlo (Adobestock)

La prima cosa ovvia da fare è togliere il prima possibile lo smartphone dall’acqua. Qui bisogna essere razionali: il device non va scosso, ne bisogna soffiare per “togliere” l’acqua, visto che questa è già penetrata dentro.

Senza toccare nessun altro tasto fisico è fondamentale spegnere lo smartphone il prima possibile e successivamente, se le caratteristiche lo consentono, bisogna seguire questa procedura: prima va messo in verticale, così l’acqua scorra in basso, successivamente va tolta l’eventuale custodia o la pellicola protettiva, poi va tolta la batteria, se è di quelle rimovibili, e la SIM.

NON asciugate l’acqua con un asciugamano: provochereste la stagnazione dell’umidità. Al contrario utilizziamo la carta assorbente oppure addirittura un aspirapolvere. Per togliere velocemente e senza problemi l’umidità c’è un metodo antico ma infallibile: il riso.

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Si prepara una bustina, quella tipica dei surgelati, si riempie con il riso e poi si inserisce dentro il cellulare smontato, compresa la batteria. A questo punto serve solo pazienza: il device va lasciato nella busta almeno per 24 ore, in modo che si asciughi completamente. Non fatevi ingannare: le parti esterne possono apparire perfette, ma sono i circuiti che non devono contenere nemmeno una particella di acqua.

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Trascorso il giorno è possibile rimontare tutto e, come per magia, il cellulare tornerà a funzionare. Se volete utilizzare un metodo più tecnologico si possono acquistare le classiche palline in silice, ma è più facile trovare già bella e pronta una scatola di riso un casa.

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