Marte ci piace sempre più: NASA prepara i motori nucleari per arrivarci in soli tre mesi

L’arrivo dell’uomo sul pianeta rosso è sempre più vicino ed avverrà in tempi sempre più rapidi. Vi spieghiamo quando e come.

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Per il momento abbiamo inviato in avanscoperta su Marte dei rover (by Adobestock)

Dopo le numerose missioni esplorative portate a termine negli ultimi tempi dai rover Perseverance e Zurhong, ad esempio, ma anche dal piccolo drone-elicottero Ingenuity, adesso anche lo sbarco dell’uomo sul pianeta Rosso sembra finalmente sempre più vicino e con ogni probabilità richiederà dei tempi di viaggio sempre più brevi.

E’ lo scenario che si sta aprendo in questi giorni, avallato dalla NASA in collaborazione con la European Space Agency (ESA) ed una serie di agenzie aerospaziali private. L’approdo degli esseri umani su Marte è un’ obiettivo ambizioso cui stanno lavorando da tempo molti paesi, in particolar modo la Cina che sembra essere la più agguerrita e sta facendo di tutto per scrivere prima di chiunque altro una pagina importante di storia.

La CNSA, o Chinese National Space Administration, ha ricevuto difatti i complimenti della NASA per gli enormi passi avanti effettuati negli ultimi anni nel settore aerospaziale, ad esempio con l’installazione della stazione orbitante perenne di Tiangong, ma le mosse di Jeff Bezos con Blue Origin, ad esempio, e delle altre compagnie impegnate a promuovere il cosiddetto “turismo spaziale” stanno innescando una vera e propria gara alla conquista dell’universo.

NASA e reattori nucleari: ecco come sbarcheremo su Marte

NASA
La NASA sta finanziando alcuni interessanti progetti (by Adobestock)

Più nazioni in lotta verso il medesimo obiettivo stanno accelerando notevolmente la ricerca ed il progresso, così l’ambita conquista del pianeta Rosso sembra sempre più imminente. Non sarà affatto facile come sembra anche perché per il momento abbiamo notizie sicure solo dell’attività dei rover, mentre per l’uomo probabilmente si deve ancora lavorare per limitare gli innumerevoli rischi che potrebbe correre in termine di salute.

Le tecniche di propulsione attualmente utilizzate difatti si basano su processi di combustione chimica, non proprio le più raccomandabili per mettere in pratica il piano. I motori elettrici invece peccano in termini di spinta, per cui adesso è al vaglio una terza soluzione che sembra essere l’ideale per tutti, ossia la propulsione termica nucleare che abbatterebbe drasticamente le tempistiche di viaggio.

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L’agenzia spaziale statunitense ha deciso perciò di finanziare tre diversi progetti di reattori nucleari che potrebbero ridurre a soli tre mesi il tempo impiegato per arrivare su Marte: ci stanno pensando BWX Technologies Inc. (in collaborazione con Lockheed Martin), General Atomics Electromagnetic Systems (al cui fianco c’è X-energy LLC e Aerojet Rocketdyne) e Ultra Safe Nuclear Technologies (che lavora insieme a Ultra Safe Nuclear Corporation e lastessa Blue Origin).

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La propulsione nucleare punta a trasferire il calore generato da un reattore a un propellente liquido che potrebbe essere l’idrogeno, che passando alla fase gassosa si espanderebbe notevolmente generando una spinta di molto superiore a quella dei razzi a propulsione chimica. Il primo modello in fase di studio sarà capace di generare 10 kw e dovrebbe arrivare già nei prossimi anni: i presupposti ci sono tutti, a breve conosceremo i possibili sviluppi.

 

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