Nuovi asfalti high-tech: ecologici, luminosi e in grado di ricaricare le batterie

Un futuro nel quale perfino le strade di tutto il mondo possono essere ecosostenibili e altamente tech. Può suonare strano, invece nei posti più disparati del mondo, si sta andando proprio in questa direzione.

asfalto tech, gli esperimenti in Indiana, ma non solo (irishtimes)
asfalto tech, gli esperimenti in Indiana, ma non solo (irishtimes)

Utilizzare il cemento magnetico per caricare la batteria di un veicolo, naturalmente elettrico, mentre ci passa sopra. E’ l’ultima frontiera che sta prendendo piedi. Con esperimenti in India, Polonia e, naturalmente negli Stati Uniti. Il dipartimento dei trasporti dello stato dell’Indiana, nel Midwest americano nello specifico, ha dato vita a dei test in collaborazione la società specializzata tedesca Magment e con il Dipartimento di Ingegneria Elettronica della locale Purdue University.

I test riguardano di uno speciale cemento stradale le cui particelle magnetizzate sono in grado di fornire una ricarica ad alta velocità e sono attualmente in corso nello stato americano, grazie soprattutto a un team di ricercatori della Purdue University, del Dipartimento dei trasporti dell’Indiana e del team della società tedesca Magment.

Un trasporto elettrificato: addio stazioni di ricarica per veicoli elettrici

I test della società tedesca Magment per l'asfalto tech (Magment)
I test della società tedesca Magment per l’asfalto tech (Magment)

“Crediamo in un trasporto elettrificato – dicono dalla Germania – senza emissioni, con veicoli che si possono caricare autonomamente sull’asfalto stradale, mentre si muovono, senza bisogno delle stazioni di ricarica, né soluzione di continuità, conveniente e sostenibile”. Le prime prove stanno dando riscontri positivi: pare che l’efficienza della ricarica a distanza sia altissima e soprattutto che i costi di installazione dell’asfalto non siano superiori alla media degli bitumi tradizionali.

La tecnica utilizzata da Magment consiste nell’aggiungere piccole particelle di ferrite, essenzialmente scaglie di ferro e acciaio riciclate, in una miscela di calcestruzzo. Quel cemento viene quindi, effettivamente, magnetizzato dalla corrente elettrica per fungere da caricabatterie induttivo, proprio come quello che usa per ricaricare il tuo telefono in modalità wireless. In teoria, se si attacca una piastra al fondo di un’auto, quella carica può poi passare al veicolo e ricaricare la batteria. Magment afferma che i suoi pad di ricarica in cemento possono gestire una potenza fino a 200 watt o 200 kW, il che renderebbe davvero una carica molto rapida.

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“Il settore dei trasporti è nel mezzo di una trasformazione che non si verificava dall’invenzione dell’automobile” tuona Nadia Gkritza, professoressa di ingegneria civile e ingegneria agricola e biologica, nonché direttrice del campus Aspire alla Purdue University. “Attraverso questa ricerca, prevediamo opportunità per ridurre le emissioni e l’esposizione alle sostanze inquinanti in prossimità delle strade – assicura – insieme ad altre innovazioni di trasporto nella mobilità condivisa e nell’automazione che daranno forma a politiche basate sui dati che incoraggiano i progressi”. Secondo Mauricio Esguerra, amministratore delegato di Magment, questo progetto è un vero “passo in avanti” verso il futuro della ricarica wireless dinamica e “stabilirà senza dubbio lo standard per un’elettrificazione dei trasporti economica, sostenibile ed efficiente”.

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Stati Uniti ma non solo. A Chennai, capitale dello stato Tamil Nadu sul Golfo del Bengala, in India, c’è stato uno dei primissimi esempi di asfaltatura green al mondo, grazie allo sviluppo di un metodo di riciclaggio della plastica che prevede la sintesi di una colla polimerica che viene stesa sul selciato. Ad oggi, quasi 40.000 km di strade in India sono state pavimentate con questo materiale, contribuendo anche alla soluzione del problema di smaltimento dei rifiuti di plastica riciclata. Perfino in Polonia si sta puntando su di un asfalto trattato con resine fotosensibili e vernici al fosforo, quello usato soprattutto per le piste ciclabili, che si illumina. Il futuro è già qui.

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