Marte ha un lago enorme e si pensa che ci sia vita: inizia una nuova missione

Circa 3,7 miliardi di anni fa c’era un lago dove ora c’è il cratere Jezero: la conferma arriva dalle immagini inviate da Perseverance.

Perseverance l'accidentata superficie di Jezero
La superficie del cratere Jezero (image from mars.nasa.gov)

Quella che sembrava solo un’ipotesi adesso è una certezza avallata da prove scientifiche. Su Marte c’è dell’acqua, e questo avvalorerebbe ulteriormente la tesi dell’esistenza di forme di vita sul Pianeta Rosso. La conferma arriva direttamente dalle delle foto scattate dal rover Perseverance: il cratere Jezero è effettivamente il luogo più indicato dove  ricercarle. Benché attualmente sia infatti una landa desolata, un tempo veniva alimentato dal delta di un fiume.

Prima che il clima sul pianeta subisse dei cambiamenti significativi e la superficie di Marte si trasformasse in un insieme di rocce e terra, dunque, un fiume scorreva verso il bacino d’acqua .Il rover inviato sul pianeta dalla NASA è in missione da febbraio, e sta setacciando la zona proprio per scoprire la verità sul passato di Marte.

Il lago nel cratere Jazero su Marte: sul Pianeta Rosso c’è vita?

Perseverance
Il rover Perseverance in missione sulla superficie di Marte (by Adobestock)

Le analisi delle immagini raccolte grazie a Perseverance sono al vaglio di un team internazionale di ricercatori capeggiati da Nicolas Mangold dell’Università di Nantes e coordinati dal JPL della NASA  (Jet Propulsion Laboratory). I risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista “Science”, e passano in rassegna gli scatti raccolti durante i primi tre mesi di attività.

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Perseverance è atterrato nel cratere esattamente il 18 febbraio 2021. Già dopo un mese le telecamere Mastcam-Z in dotazione del rover ed il Remote Micro-Imager (RMI) hanno zoomato sul cosiddetto “Delta Scarp”. La scarpata che contiene i resti di un delta fluviale, che si era formato nel punto esatto in cui il fiume, lungo circa 120 miglia, confluisce in un lago profondo decine di metri e largo fino a 40 km.

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Si possono notare chiaramente nel dettaglio alcune formazioni rocciose. Si trovano nella parte occidentale del cratere, dove sorge una piccola collina chiamata “Kodiak”. Le immagini analizzate sono state riprese da Perseverance nei primi tre mesi della missione e mostrano l’interno del cratere. Sono stati osservati metri di letti rocciosi inclinati, che indicano depositi nell’antico delta. L’osservazione delle stratificazioni dimostra che in origine c’era davvero un piccolo fiume, che 3,7 miliardi di anni fa scorreva trasportando i sedimenti accumulati. La situazione è notevolmente cambiata in seguito ai drastici cambiamenti climatici, ma le tracce sui sassi conservano intatte memorie di vita passata.

 

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