Marte mette a dura prova Perseverance: cambio di impostazioni per resistere all’atmosfera del Pianeta Rosso

Perseverance è ancora sul pianeta rosso, ma questa volta si trova in estrema difficoltà, tanto che neanche Ingenuity potrebbe essere d’aiuto. Che cos’è successo?

L’atmosfera densa di Marte sta mettendo in crisi la NASA – Computermagazine.it

Si sa che nelle missioni di lunga durata, molto spesso ci si trova davanti ad un impiccio non previsto. In queste ore NASA Ingenuity è in procinto di provare il suo quattordicesimo volo su Marte, finora è andato tutto bene e non ci sono stati impedimenti vari da preoccupare gli scienziati a Terra. Fino ad ora. Il cambiamento delle condizioni ambientali all’interno del cratere Jezero dove sono atterrati all’inizio il drone e il rover,  ha impedito il programmato svolgimento della missione, mettendo gli ingegneri spaziali in condizione di provare nuove strategie. Del resto l’elicottero avrebbe dovuto volare solo per cinque voli (al più) mentre è riuscito ad andare ben oltre le aspettative. Ma l’atmosfera su Marte si sta rivelando più complicata del previsto.

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Il problema maggiore che si è presentato all’improvviso

Il problema principale che si è presentato è la densità dell’atmosfera marziana che, se già in partenza non è assolutamente comparabile a quella della Terra, quindi per noi un mistero  (solitamente poco più dell’1%), con il cambiare delle stagioni, che gli scienziati non avevano preso in considerazione all’inizio, sul Pianeta Rosso sta diventando ancora meno densa creando non pochi dubbi sulle possibilità di volo del drone, che già all’inizio aveva faticato a trovare la giusta coordinazione di comandi per tirarsi su. Secondo quanto riportato dal sito JPL, siamo passati ad avere una densità dell’atmosfera di (massimo) 0,0185 kg/m3 pari all’1,5% di quella terrestre a solamente 0,012 kg/m3 ossia l’1%. Questo potrebbe essere un problema per Ingenuity, che dovrebbe completare il suo 14esimo volo fino a 5 metri d’altezza, ma con queste condizioni diventa molto problematico e non sappiamo se ne sarà in grado.

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Il piano della NASA

La NASA le sta pensando tutte pr portare a termine la missione come da programma. Per ora ci concentreranno, per permettere di avere maggiori chance di successo, sulla strategia di pensare ad aumentare la velocità di rotazione delle pale del drone. Si passerà quindi 2537 rpm a 2800 rpm. Una velocità che non avevano preso in considerazione prima, ma che ora sembra già che necessaria. Questa velocità sarà mantenuta però solo per un primo test,  laddove il drone non si alzerà dalla superficie. Se tutto andrà come previsto, la velocità di rotazione sarà ridotta a 2700 rpm di base e il drone potrà alzarsi nell’atmosfera densissima di Marte. C’è da chiedersi se basterà anche per il prossimo cambio di stagione.

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