Apple infuriata: continua la battaglia con Epic per link di pagamento “esterni”

Apple non ci sta e, come spesso accade, non si piega minimamente ai colossi del mercato. La battaglia contro Epic Games continua e si inasprisce, al centro Fortnite ed il suo store esterno. 

App Store iOS (Adobe Stock)
App Store iOS (Adobe Stock)

Niente da fare, Apple continua la sua lotta durissima a Epic Games. Così i due colossi, da una parte dell’elettronica di consumo e dei videogiochi dall’altra, proseguono la loro lotta a suon di “cazzotti” giudiziari. Al centro, come sempre, lo store di Epic, esterno ai suoi best seller, su tutti Fortnite. La mela, dal canto suo, continua a battere la strada nella direzione di un’integrazione dei sistemi di pagamento ed acquisto tramite App Store. Epic, dall’altra parte, punta nella direzione di un link esterno, che riporti ad un sito su cui effettuare acquisti in-game ed altre azioni.

Questa volta il giudice del processo tra Epic Games ed Apple fa leva sulle richieste del colosso dei videogiochi, confermando che le regole imposte dal gigante di Cupertino andrebbero contro le norme antitrust americane. Un freno alla concorrenza, che così facendo perderebbe la possibilità di competere con Apple su tutti i fronti. L’ingiunzione, in vigore dal 7 dicembre, impedirà ad Apple di applicare le sue cosiddette “anti-steering rules“.

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Apple non ci sta e fa ricorso in appello

Apple vs Epic Games per Fortnite
Apple vs Epic Games per Fortnite

Immediata la risposta della mela, che è subito ricorsa in appello contro questa specifica norma. Così facendo la scadenza del 7 dicembre potrebbe slittare, dando più tempo ad Apple di riprendere fiato e riorganizzarsi su questo fronte.

Si tratta indubbiamente di una questione ben complessa e dai difficili connotati. Come sempre la ragione sta nel mezzo e, dal canto suo, Apple non ha tutti i torti nel voler integrare i sistemi di pagamento nei suoi servizi di App Store. Sarà difficile trovare una soluzione che soddisfi pienamente sia Apple che Epic Store ed i suoi sviluppatori. La mela ha voluto elencare i rischi per la sicurezza degli utenti nel caso in cui la norma diventasse effettiva.

I link e i pulsanti di meccanismi di pagamento alternativi sono pieni di rischi. Gli utenti che cliccano su un link di pagamento incorporato in un’app – in particolare una distribuita attraverso l’App Store – si aspettano di essere condotti a una pagina web dove possono fornire in modo sicuro le loro informazioni di pagamento, l’indirizzo e-mail o altre informazioni personali. Apple potrebbe esaminare i link nella versione dell’app sottoposta a revisione, ma purtroppo non c’è nulla che impedisca a uno sviluppatore di cambiare il punto di destinazione di quel link o di alterare il contenuto della pagina web di destinazione“.

E ancora: “Apple riceve già centinaia di migliaia di segnalazioni ogni giorno da parte degli utenti, e permettere link a opzioni di pagamento esterne non farebbe che aumentare questo peso. In sostanza, l’introduzione di link di pagamento esterni, in particolare senza un tempo sufficiente per testare e valutare le implicazioni di sicurezza, porterà alle stesse preoccupazioni di sicurezza che Apple combatte con l’uso di IAP più in generale, che la Corte ha convenuto essere ragioni legittime e procompetitive per la progettazione dell’App Store“.

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Come al solito l’attenzione nei confronti di privacy e sicurezza sono capisaldi nelle volontà di Apple, coerente con il suo operato fin dall’alba dei tempi.

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