E’ ufficiale: Biden firma la legge per le licenze di Huawei in America

Huawei, il colosso cinese della tecnologia, si allontana sempre di più dagli Stati Uniti: dopo il ban, il divieto di vendere i propri prodotti sul suolo a stelle e strisce, imposto dall’ex presidente Donald Trump, Joe Biden ha firmato una nuova legge che va appunto a penalizzare ulteriormente la multinazionale con sede a Shenzhen.

Huawei, colosso cinese nella black list degli Stati Uniti (Adobe Stock)
Huawei, colosso cinese nella black list degli Stati Uniti (Adobe Stock)

Si tratta nel dettaglio del Secure Equipment Act che impedisce ad aziende come Huawei, ma anche ZTE, di ricevere le licenze di rete; a seguito dell’entrata in vigore di questa regolamentazione, la FCC, la Federal Communications Commission, non potrà più prendere in considerazione alcuna domanda riguardante le apparecchiature di rete, in quanto le stesse potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale.

Huawei, lo scontro totale con gli Stai Uniti continua senza esclusioni di colpi (Adobe Stock)
Huawei, lo scontro totale con gli Stai Uniti continua senza esclusioni di colpi (Adobe Stock)

HUAWEI E ZTE, NUOVO BAN USA: ADDIO ALLE LICENZE DI RETE

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Nel dettaglio l’FCC non potrà rilasciare o aggiornare le licenze di quelle società inserite nella cosiddetta Black List, la lista nera. Il Secure Equipment Act è stato approvato quasi all’unanimità dalla Camera degli Stati Uniti, 420 voti a favore contro 4 contrari, mentre ha convinto l’intero gruppo di senatori. Brendan Carr, commissario della Federal Communications Commission, ha commentato: “Abbiamo già stabilito che questa attrezzatura rappresenta un rischio inaccettabile per la nostra sicurezza nazionale, quindi chiudere quella che ho definito la “scappatoia Huawei” è un’azione appropriata da intraprendere”. Nel 2020 sempre la FCC aveva indicato come ZTE e Huawei rappresentassero una minaccia alla sicurezza nazionale sulla base di alcuni legami con il partito comunista cinese, ma nonostante questa “segnalazione”, le due aziende avevano potuto continuare a richiedere licenze di rete per le proprie apparecchiature senza coinvolgere fondi federali. Con la nuova regolamentazione, però, anche quest’azione è stata di fatto bloccata.

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“Una volta stabilito che Huawei o altri dispositivi rappresentano un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale – aveva aggiunto sempre Brendan Carr – non ha senso consentire l’acquisto e l’inserimento della stessa identica attrezzatura nelle nostre reti di comunicazione a condizione che non siano coinvolti i dollari federali. E’ la presenza di questi dispositivi nelle nostre reti la minaccia, non la fonte di finanziamento utilizzata per acquistarli”. Sempre la Federal Communication Commission ha lanciato un programma di finanziamento da 1.9 miliardi di dollari per aiutare tutte le aziende americane che dovranno provvedere alla sostituzione di apparecchiature firmate Huawei e ZTE all’interno delle proprie reti. Steve Scalise, membro della Camera degli Stati Uniti, ha spiegato che le due aziende di cui sopra “sono probabilmente le due aziende più importanti che hanno ancora molte apparecchiature là fuori in cui i dati degli americani attraversano quelle reti”.

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