Morto il papà dei Transformers, i giocattoli Hasbro ora film di successo

Sopravvissuto all’Olocausto, Henry Orenstein muore di Covid a 98 anni. Il triste addio al geniale produttore di giocattoli che ideò i Transformers.

Addio Henry Orenstein! – Computermagazine.it

A dare l’annuncio è la moglie che ha reso note delle condizioni critiche di Orenstein, ricoverato all’ospedale di Livingston, nel New Jersey. La positività al Covid, è solo uno dei momenti drammatici che l’inventore dei Trasformers ha dovuto affrontare. Nato nel 1923 in Polonia, ha vissuto in pieno l’esperienza dell’Olocausto. E’ riuscito a sopravvivere ai campi di concentramento, ha dovuto dire addio ai suoi familiari troppo presto. Riuscì a scappare dalla terribile situazione delle persecuzioni e, insieme ai fratelli Fred e Sam, emigrò verso New York facendo largo ad un nuovo capitolo della sua vita.

LEGGI ANCHE: First Order Stormtrooper, il casco elettronico dei soldati di Star Wars prodotto da Hasbro è strabiliante

La storia dei Transformers

Dai giocattoli ai film, i Transformers hanno riscosso sin da subito fama mondiale. Ci troviamo nei lontani anni Ottanta, Henry Orenstein, alla fiera del giocattolo di Manhattan, vide una piccola automobile giapponese che si trasformava in aeroplano. Fu questo che consentì a Orenstein di inventare i Transformers, piccoli robot in grado di trasformarsi in veicoli o animali. Nel 1983 si presentò presso la Hasbro, portando con se la prima bozza dei famosi robot (che all’epoca venivano riconosciuti con il nome di Diaclones, una linea di giocattoli giapponese, produttrice di veicoli fantascientifici). L’idea piacque alla Hasbro, infatti, l’amministratore delegato, convinse l’inventore dei Transformers a recarsi in Giappone presso la Takara per stipulare un accordo di licenza per il design dei giocattoli.

Tra le invenzioni la poker cam – Computermagazine.it

Il successo del poker con la “hole cam”

I robot giocattolo non furono l’unica passione di Orenstein. La vita dell’uomo fu segnata anche dal gioco del poker. Egli divenne giocatore accanito, grazie all’incoraggiamento della moglie. La sua creatività venne messa alla prova anche in questo campo. Da una passione, Orenstein partorì una delle invenzioni più eccelse, la cosiddetta “poker cam”. Si tattava di una piccola telecamera che, posizionata a livello del tavolo da gioco, permetteva la visione delle carte coperte in mano ai giocatori. Questa invenzione ha favorito lo sviluppo, a livello televisivo, del gioco del poker. L’idea venne brevettata nel 1995 e qualche anno dopo venne sfruttata da Discovery Channel per il suo programma “World Poker Tour”.

LEGGI ANCHE: Creato un bellissimo Transformers auto che vi stupirà: è la soluzione urbana definitiva e totalmente elettrica

La saga Transformers, film con incassi ragguardevoli

Sono proprio questi piccoli giocattoli ad ispirare le menti dei più brillanti registi che, hanno scelto di portare sul grande schermo l’invenzione di Orenstein. Il franchise di Transformers ha incassato oltre 4,8 miliardi di dollari nei suoi sette episodi. I protagonisti, sono proprio gli umani e i Transformers, ognuno con la propria storia e una propria avventura nelle varie pellicole. Partendo dai piccoli giocattoli, fino ad arrivare ai grandi film, Orenstein ha dato il via a questa storia infinita che vede come protagonisti questi robot in grado di trasformarsi. La linea Transformes ha fatto sognare tutti, grandi e piccini, e non dimenticheremo mai chi ha posto le basi per tutto questo. Orenstein è stato capace di continuare a credere nei propri sogni e nelle proprie speranze anche dopo aver vissuto uno dei periodi più brutti della storia.

Impostazioni privacy