Un mistero alieno sta facendo il giro del web: che cos’è Tabby’s Star?

La strana luminosità di questa stella è al centro di molte teorie. Una delle tante è proprio da attribuire alla natura aliena. Dalla Nasa arrivano nuovi particolari sulla sua natura misteriosa.

Il mistero della stella Tabby – Computermagazine.it

Scoperta per la prima volta da Tabetha Boyajian, la famosa stella che negli ultimi mesi sta facendo parlare tanto si sé deve il suo nome proprio all’astronoma. Il vero nome della stella è KIC 8462852, nota a tutti gli appassionati con il nome di “Stella di Tabby”. La Nasa ha trasmesso alcuni particolari che possono alimentare il mistero intorno alla vicenda che, nel frattempo, ha spopolato sui social. Proprio su Twitter sono milioni i tag che cercano di accendere i riflettori sulla vicenda. Nonostante tutte le diverse teorie, non siamo in grado di fornire una spiegazione scientifica alle variazioni di luminosità.

Il mistero della stella Tabby

La stella Tabby, a differenza di qualsiasi altra stella conosciuta, ha visto la sua luminosità variare fino al 22% in un giorno solo. La riduzione della luce non sembra, però, ripetersi regolarmente, come accadrebbe se un pianeta gli stesse passando davanti bloccando parte della sua luce. E, se non è un pianeta in transito, che tipo di corpo celeste potrebbe spiegare i cali intermittenti della luminosità di questa stella? Fu così che, per spiegare lo strano fenomeno, vennero tirate in ballo teorie aliene. Anche gli astronomi che hanno studiato i fenomeni del calo di luminosità della stella, sono stati sorpresi da tale comportamento.

La stella è famosa per i suoi improvvisi cali di luminosità – Computermagazine.it

Spiegazioni scientifiche sul fenomeno del calo della luminosità

La particolarità che renderebbe questa stella appetibile ad ogni esperto astronomo, è proprio la veloce diminuzione di luminosità e il suo graduale recupero. Ci sono diverse spiegazioni che potrebbero far chiarezza su quanto accade nello spazio. La prima riguarda una presenza di una nube di polveri in orbita intorno ad una stella, come una sorta di struttura discoidale di gas e polveri, chiamato disco protoplanetario. Purtroppo, la teoria è difficile da confermare perché, nonostante le varie simulazioni, non è stato possibile trovare delle coincidenze con i dati delle osservazioni. La seconda spiegazione riguarda la presenza di un pianeta gassoso con enormi anelli, molto più ampi di quelli di Saturno. Secondo l’ipotesi sarebbero proprio gli anelli di questo pianeta a causare l’improvviso calo di luminosità. Purtroppo tutte le ipotesi, per quanto plausibili, non hanno ricevuto conferma. Le conclusioni ci portano a pensare che il mistero sia ancora vivo. Sono necessarie ancora numerose osservazioni per poter comprendere appieno la verità.

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